VERBICARO (CS) – Per l’omicidio del meccanico Ugo Lofrano, è stato arrestato nel corso della notte il nipote, anche lui meccanico, di 40 anni Biagio Lofrano, con l’accusa di omicidio pluriaggravato, che nel corso dell’interrogatorio avrebbe confessato. La vittima, 74 anni è stata trovata cadavere nel pomeriggio di ieri all’interno della sua officina di Verbicaro, centro nel Tirreno cosentino. A lanciare l’allarme alcune persone del luogo che avrebbero sentito urlare e poi hanno trovato l’anziano a terra in una pozza di sangue. Subito sono state allertate le forze dell’ordine e secondo quanto emerso il delitto sarebbe maturato al termine di una violenta lite. I Carabinieri di Scalea hanno ascoltato diverse persone, e in tempi rapidissimi hanno fatto luce sul grave fatto di sangue.
Il 40enne è stato prontamente rintracciato dopo aver ucciso lo zio a seguito di una lite scaturita per futili motivi riconducibili a dissidi sorti in ambito lavorativo.
La ricostruzione
Tutto ha avuto inizio alle ore 18.00 circa, a seguito di una chiamata sul numero di emergenza 112 che segnalava la presenza di un corpo esanime all’interno di un’officina meccanica di Verbicaro. I Carabinieri, giunti sul posto, hanno provveduto a identificare la vittima, titolare dell’officina che presentava diverse ferite al capo provocate da un corpo contundente. E proprio a pochi metri di distanza dal corpo è stata rinvenuta la presunta arma del delitto, un tubo in metallo con visibili tracce ematiche, sottoposto a sequestro in attesa di successivi accertamenti. Il sopralluogo è stato effettuato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Cosenza che hanno congelato la scena del crimine repertando diverse tracce utili alle indagini.
Le immediate attività investigative, consistite per lo più nell’escussione a sommarie informazioni di persone informate sui fatti, hanno permesso di acquisire significativi elementi a carico dell’indagato che ha fornito, con le garanzie difensive, dichiarazioni compatibili con l’impianto accusatorio sino ad allora raccolto. La salma verrà sottoposta a esame autoptico. Al termine della formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Paola.