Scontrini ed etichette: cosa sta cambiando grazie alla carta termica Bpa free
La carta termica, largamente utilizzata in tutto il mondo per gli scontrini nella vendita al dettaglio e non solo, rappresenta anche una minaccia per l’ambiente e la salute a causa della presenza del Bisfenolo A (Bpa). Si tratta di una sostanza tossica per l’uomo e l’ecosistema, per questo motivo le nuove regolamentazioni europee hanno messo al bando i vecchi scontrini ed etichette con percentuali elevate di Bpa.
Da gennaio 2020 è entrata in vigore la nuova normativa UE 2016/2235, con la quale è stato vietato l’utilizzo della carta termica con una percentuale superiore allo 0,02% di Bisfenolo A.
Al suo posto, commercianti e imprese possono adoperare prodotti con incidenza inferiore allo 0,02% di Bpa, oppure scegliere la carta termica senza Bisfenolo, una soluzione 100% green in quanto riciclabile.
Cosa bisogna sapere sulla carta termica Bpa free
Come spiegato anche dalla guida dettagliata che spiega il significato di Bpa free proposta dal web magazine di Lyreco, l’adozione di prodotti senza percentuali di Bisfenolo A non comporta cambiamenti radicali per la quotidianità aziendale.
Il cambiamento è considerevole, tenendo conto che in passato la sua presenza poteva incidere fino al 2% sul peso complessivo della carta per scontrini ed etichette. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il Bisfenolo A è usato fin dagli anni sessanta, non solo per la carta termica ma anche per la produzione di dispositivi odontoiatrici, biberon, cosmetici, contenitori ad uso alimentare e composti resinici impiegati per la realizzazione di lattine.
A causa della sua tossicità, dal 2009 è stato gradualmente messo al bando in tantissimi ambiti, soprattutto quelli più a rischio come i prodotti per l’infanzia e quelli ad uso alimentare. Per l’ISS il Bpa è in grado di alterare l’equilibrio endocrino, con effetti negativi nella salute del sistema immunitario, riproduttivo e nervoso, specialmente nelle donne e nei bambini piccoli.
Adoperare una carta Bpa free è senz’altro una scelta etica per la sostenibilità ambientale e sociale del proprio business, considerando che la carta termica con tracce anche minime di Bisfenolo A non può essere riciclata, ma è identificata a tutti gli effetti come un rifiuto non riciclabile, da smaltire in modo indifferenziato. Passare ai prodotti Bpa free, dunque, consente di rendere l’ambiente di lavoro un luogo più green, diminuendo l’inquinamento generato dalla propria attività.
Il nuovo step dello scontrino elettronico per la sostenibilità ambientale
Oltre alla carta termica Bpa free di nuova generazione, dal 2021 è scattato l’obbligo dello scontrino elettronico, in vigore dal 2019 soltanto per le imprese con fatturato superiore a 400 mila euro. Per rispettare la norma è indispensabile equipaggiarsi con un registratore di cassa telematico, attraverso il quale inviare i resoconti sul venduto ai fini fiscali in modo digitale e non più cartaceo.
Si tratta di un ulteriore step per il miglioramento della sostenibilità ambientale delle aziende, in quanto i commercianti non sono più tenuti a emettere lo scontrino di carta, ma possono semplicemente trasmettere i dati al Fisco in maniera telematica. Lo scontrino potrà ancora essere rilasciato ai clienti che lo richiedono, ad esempio come ricevuta fiscale per eventuali rimborsi e cambi merce.
Allo stesso tempo, i clienti possono anche optare per l’invio di un documento fiscale digitale, che l’esercente può mandare tramite email per evitare l’utilizzo della carta termica, basta che l’operazione di acquisto sia registrata correttamente e segnalata. Questa misura si aggiunge ad altre iniziative per incentivare l’uso dei servizi digitali, come la Lotteria degli scontrini e il piano di cashback Italia Cashless.
Il potenziamento dei servizi telematici, oltre all’uso di prodotti ecologici come la carta termica Bpa free, consente di fare un passo in avanti verso la sostenibilità delle imprese e la semplificazione delle procedure contabili e fiscali. Inoltre, è possibile ridurre i rischi per la salute e la quantità di rifiuti generati da aziende e privati, per una società meno inquinante e un modello economico più ecologico e responsabile.