ROMA – Reddito alimentare: al via con la sperimentazione (della durata di 3 anni) in 4 comuni capoluogo di città metropolitane individuati durante la Conferenza unificata del 20 dicembre 2023. Pubblicato l’Avviso per la presentazione dei progetti che dovranno pervenire entro il 31 marzo prossimo.
Reddito Alimentare: aiuto ai più poveri
Si tratta di un nuovo tipo di aiuto che consiste nella distribuzione gratuita alle persone in condizione di povertà assoluta, anche tramite gli enti del Terzo Settore, di pacchi alimentari realizzati con i prodotti invenduti dei negozi della distribuzione alimentare, in quanto non idonei alla vendita, ad esempio a causa delle confezioni rovinate o perché prossimi alla scadenza.
«Il reddito alimentare sarà presto realtà a Genova, Firenze, Napoli e Palermo, con l’avvio della sperimentazione triennale per la distribuzione gratuita di cibo invenduto a chi è più in difficoltà» ha affermato la viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci. Il governo, in favore delle persone più povere, ha stanziato per questa sperimentazione un finanziamento con oltre 5 milioni di euro della durata di 3 anni.
“Costituisce – ha sottolineato ancora la viceministra – anche un importante messaggio sociale contro lo spreco di cibo».
I comuni individuali e lotta allo lo spreco
Il Reddito alimentare rappresenta un aiuto per le persone in condizione di grave povertà. Un nuovo sostegno introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 destinata a coloro che si trovano in situazioni di povertà assoluta e per combattere lo spreco di cibo. A seguito dell’accordo raggiunto in sede di Conferenza unificata, sono stati individuati i Comuni capoluogo delle Città metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo per l’attuazione della sperimentazione, della durata triennale.
Con l’avviso pubblico, non competitivo, a cura della Direzione generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale, saranno presentati i progetti da parte dei 4 comuni individuati per la sperimentazione e saranno definite le caratteristiche di sviluppo della applicazione funzionale al tracciamento dei beni, necessaria a permettere agli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa, che donano l’invenduto, l’accesso ai benefici previsti dalla legge n. 166 del 2016 (Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi).
Il tracciamento dei prodotti alimentari
Per consentire il corretto tracciamento dei prodotti alimentari e delle fasi di presentazione, gestione, controllo e rendicontazione dei progetti, il Ministero del Lavoro ha realizzato un sistema informativo gestionale specifico, che sarà attivo anche per la ricezione delle progettualità a partire dal 22 febbraio. «Siamo entusiasti dell’avvio di questa sperimentazione – ha commentato di Leonardo Cecchi, presidente del Comitato Nazionale per il reddito alimentare e ideatore della proposta. Per noi significa vedere realizzato un progetto che seguiamo da anni e su cui abbiamo messo tantissimo impegno. Dalla sperimentazione nei 4 comuni può nascere un progetto nazionale capace di rivoluzionare l’intero sistema di lotta allo spreco alimentare, supporto al terzo settore e alla popolazione socialmente più fragile».
