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Richiedenti asilo, la denuncia a Cosenza e Crotone: «Prassi illeggittime, ritardi, senza diritti»

Area Urbana

LA DENUNCIA ASGI

Richiedenti asilo, la denuncia a Cosenza e Crotone: «Prassi illeggittime, ritardi, senza diritti»

La denuncia Asgi: attese interminabili per accedere alla procedura d’asilo, appuntamenti rinviati fino al 2026, avvocati lasciati fuori dagli uffici e decisioni di diniego redatte con formule “copia e incolla”

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COSENZA – Attese interminabili per accedere alla procedura d’asilo, appuntamenti rinviati fino al 2026, avvocati lasciati fuori dagli uffici e decisioni di diniego redatte con formule “copia e incolla”. È il quadro delineato dall’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) che ha scritto al Ministero dell’Interno, alle Prefetture e alla Commissione nazionale asilo denunciando “mancata trasparenza e gravi prassi illegittime” nella Commissione territoriale di Crotone e nella Questura di Cosenza. A sottoscrivere la denuncia, oltre all’associazione, una rete di venti realtà territoriali, insieme a numerosi operatori del settore tra cui avvocati, medici, assistenti sociali e coordinatori dei progetti di accoglienza.

Procedura d’asilo: ritardi, rinvii e avvocati lasciati fuori

Secondo le segnalazioni raccolte, il primo nodo riguarda l’accesso alla procedura d’asilo, che nella Questura di Cosenza sarebbe di fatto ostacolato da lunghe attese e rinvii informali, con appuntamenti per la formalizzazione fissati persino a marzo 2026.

“Questi ritardi – afferma l’Asgi – lasciano i richiedenti asilo privi di un valido titolo di soggiorno, impedendo loro l’accesso a diritti fondamentali come le cure mediche per la mancanza del codice fiscale, il lavoro, l’alloggio e le strutture di accoglienza”. Contestati anche la richiesta di documentazione non prevista dalla normativa e il divieto sistematico di accesso agli avvocati durante l’accompagnamento dei propri assistiti. Non migliori, secondo la denuncia, le condizioni a Crotone, dove le convocazioni davanti alla Commissione territoriale “arrivano anche a due anni dalla presentazione della domanda, mentre i tempi di decisione possono raggiungere 8-9 mesi dallo svolgimento dell’audizione”.

“Altissimo” numero di dinieghi

Sul banco degli accusati non solo i tempi, ma la qualità delle decisioni in relazione alla quale l’Asgi parla di un “altissimo numero di dinieghi stereotipati, privi di analisi puntuale delle informazioni sui Paesi di origine. Secondo alcune segnalazioni – scrive ancora l’Asgi – alcuni commissari di nuova nomina hanno espresso, nel corso delle audizioni, commenti del tipo ‘tanto poi c’è il ricorso’, evidenziando un’assoluta non consapevolezza del delicato ruolo ricoperto”.

Ancora più grave, secondo l’associazione, è che “la grandissima maggioranza di questi dinieghi viene successivamente ribaltata in sede giudiziaria (primo grado), a riprova che le domande potevano (o dovevano) trovare accoglimento in sede amministrativa, evitando di oberare inutilmente il Tribunale di Catanzaro”. Criticità emergono anche sul fronte della Protezione speciale, con valutazioni descritte come “pressoché assenti” nei provvedimenti della Commissione “nonostante l’obbligo di valutarne i presupposti”. Inoltre, “i pareri rilasciati, nella stragrande maggioranza dei casi, sono negativi anche in presenza di percorsi di integrazione ampiamente provati documentalmente”.

“Deterioramento dei rapporti” tra istituzioni e territorio

Asgi denuncia infine un “deterioramento dei rapporti” tra istituzioni e territorio: un modello un tempo considerato virtuoso, quello della Commissione di Crotone, secondo le associazioni sarebbe stato oggi “inspiegabilmente abbandonato”. Il presidente dell’Asgi, Lorenzo Trucco, e le organizzazioni firmatarie sollecitano “un intervento urgente del Ministero dell’Interno e della Commissione nazionale asilo per ripristinare il pieno rispetto dei diritti dei richiedenti protezione internazionale e correggere prassi ritenute lesive e in contrasto con la normativa vigente”

ASGI: cosa fa e come lavora

L’ASGIAssociazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione – è una delle principali organizzazioni italiane impegnate nella tutela dei diritti dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati.

Ecco cosa fa in concreto:

Assistenza legale e tutela dei diritti

ASGI fornisce supporto legale a migranti, richiedenti asilo e persone senza cittadinanza, aiutandoli in casi riguardanti:

  • richieste di asilo e protezione internazionale

  • ricongiungimenti familiari

  • espulsioni e trattenimenti nei CPR

  • cittadinanza e permessi di soggiorno

  • discriminazioni e violazioni dei diritti umani

Gli avvocati dell’associazione monitorano anche le prassi amministrative e intervengono in caso di illegittimità.

Ricerca e studio delle norme

Come indica il nome, ASGI svolge studi giuridici, analisi e ricerche sul diritto dell’immigrazione, del rifugio e della cittadinanza.

Produce:

  • report

  • linee guida

  • pareri giuridici

  • approfondimenti su nuove leggi e sentenze

È un punto di riferimento per avvocati, operatori e istituzioni.

Advocacy e pressione politica

ASGI interviene nel dibattito pubblico e nelle sedi istituzionali per:

  • segnalare criticità nelle procedure amministrative

  • proporre modifiche normative

  • contestare prassi ritenute irregolari

  • difendere i diritti fondamentali dei migranti

Spesso invia lettere, diffide e osservazioni a Ministeri, Questure, Prefetture e Commissioni territoriali.

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