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Scopriamo insieme le migliori stagioni del Cosenza Calcio

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Scopriamo insieme le migliori stagioni del Cosenza Calcio

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Cosenza Cittadella D'Urso in azione2

COSENZA  – Il Cosenza Calcio sta passando un buon momento in questa stagione calcistica. La squadra di Vilai è attualmente impegnata per salvarsi dalla retrocessione e per conoscere il futuro dei Lupi della Sila bisognerà aspettare il 19 maggio, ultima giornata di Serie B.

Sui siti scommesse sono da tempo aperte le quote per la retrocessione, e il Cosenza è quotato a 1.65 per la retrocessione. Davanti ha il Benevento a 1.05, il Brescia a 1.35 e la Spal a 1.50. Secondo i  bookmakers non aams, potrebbe essere la quarta squadra a lasciare il campionato cadetto in ordine di classifica, ma i risultati delle ultime giornate stanno invertendo i pronostici con i rossoblu che netta risalita. La verità, come sempre,la dirà solo il campo. In attesa di assistere alle ultime battute di campionato, andiamo a ripercorrere la storia dei rossoblù ricordando le migliori stagioni degli anni passati.

Fondata il 18 novembre 1912 (chiamata allora Società Sportiva Fortitudo), ha giocato perlopiù a carattere locale nei primi anni di vita e nella Prima Divisione (che rappresentava il terzo campionato italiano per importanza). Dal 1933 in poi cambia la denominazione in Associazione Sportiva Cosenza.

Bisognerà attendere la stagione 1945-46, la prima dopo l’interruzione dei campionati per cause belliche, per assistere alla prima grande stagione del Cosenza: 2° nel girone F Calabria-Sicilia della Lega Nazionale Centro-Sud di Serie C e promosso in Serie B.

È la prima promozione per la squadra calabra nel campionato cadetto. Il merito andrà all’allenatore/giocatore Renato Vignolini, terzino di fama nazionale con un passato nelle fila della Fiorentina, del Genoa e del Modena. La permanenza in Serie B durò solo due anni. La salvezza ottenuta nella prima partecipazione non venne bissata l’anno successivo, e il Cosenza si trovò di nuovo a giocare in Serie C.

Il ritorno in Serie B avvenne nella stagione 1960-61 grazie alla prima posizione nel girone C di Serie C. In panchina sedeva Julius Zsengellér, ex cannoniere di Roma e Ancona nel nostro campionato, e soprattutto dell’Ujpesti Dozsa, squadra di Budapest con la quale realizzò 368 reti in 301 partite, e della nazionale ungherese, con la quale arrivò secondo nel mondiale di Francia 1938.

Gli anni di permanenza nel campionato cadetto furono solo tre, e di nuovo la retrocessione in C, nel quale rimase fino al 1973-74, quando arrivò 18° e retrocesse in Serie D causa la peggior differenza reti. Vi rimase solo un anno. L’anno successivo fu di nuovo promozione in serie C.

Dopo una serie di alti e bassi e di problemi aziendali, che porteranno la squadra nel 1982 a rinascere come Cosenza Calcio 1914, nella stagione 1987-88 arrivò 2ª nel girone B di Serie C1 e fu promossa in Serie B.  Stavolta la permanenza fu più duratura: nove stagioni in B prima di retrocedere e risalire immediatamente dopo.

Il 2003 fu un altro anno fallimentare dal punto di vista societario. Il Cosenza Calcio 1914 viene radiato dai campionati professionistici per non aver presentato la fideiussione. Nasce così l’Associazione Sportiva Cosenza Football Club, che avrà il Lupo della Sila e i sette colli di Cosenza stilizzati sul nuovo logo societario e sarà ammessa al campionato di serie D.

Nell’estate del 2004 il Cosenza Calcio 1914 fu riammesso in Serie D dopo una serie di ricorsi, e la città si ritrovò, per la prima volta, ad avere due squadre contemporaneamente impegnate nel massimo campionato dilettantistico. Grottesco il derby cittadino, con la tifoseria che invase il campo contestando la situazione creatasi tra le sue società. Per fortuna durò poco. L’anno successivo il Cosenza Calcio 1914 fallì definitivamente e lasciò spazio alla nuova Associazione Sportiva Cosenza Calcio.

Seguirono diversi anni in Serie D, altri cambi societari, alti e bassi e partecipazioni alla Lega Pro. Importante citare la stagione 2014-15 quando, nonostante la classifica finale sentenziò il 10° posto nel girone C della Lega Pro, i rossoblù alzarono al cielo il primo e unico titolo societario: la Coppa Italia Lega Pro.

Fu una stagione iniziata molto male in realtà, con l’esonero del tecnico Roberto Cappellacci sostituito da Giorgio Roselli, che ebbe il merito di portare la squadra alla salvezza con quattro giornate di anticipo e vincere la già citata Coppa Italia Lega Pro nella finale contro il Como. Il trofeo rimane tuttora il primato di una squadra calabra a livello nazionale e un vanto per il Cosenza e i suoi tifosi.

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