Fusione Cosenza-Rende-Castrolibero, c’è anche il No dei Riformisti: «serve confronto»
Nelle prossime settimane si organizzerà una conferenza delle associazioni per discutere sull'iter legislativo avviato in Regione
RENDE (CS) – Il Laboratorio Riformista Calabrese e la Federazione Riformista di Rende hanno organizzato, nei giorni scorsi a Cosenza, un incontro tra numerose associazioni. Hanno partecipato i rappresentanti di InnovaRende, Progetto Meridiano, Associazione Controcorrente, AttivaRende, Primavera della Calabria, Circolo Amici dell’Avanti di Cosenza, Associazione Cossa, Cosenza Cresce Insieme e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della CGIL, della CISL e della UIL.
La discussione si è incentrata sull’Iter legislativo promosso dal gruppo consiliare regionale del centro-destra per la fusione dei Comuni di Cosenza, Castrolibero e Rende. Da tutti gli intervenuti è stato espresso un giudizio fortemente negativo sul modo in cui il centro-destra in Regione Calabria sta operando per realizzare la fusione delle tre municipalità.
“La misura contenuta nel decreto c.d. “omnibus” stravolge, nei fatti, la legge regionale già esistente circa le fusioni. Con il decreto “omnibus”, il gruppo consiliare regionale del centro-destra esautora, di fatto, il ruolo delle municipalità precedentemente riconosciuto dalla legge, limitando la funzione dei referendum popolari ad un mero ruolo consultivo.
Durante l’incontro è emerso che la discussione sul futuro dell’Area Urbana di Cosenza non può essere affrontata senza un coinvolgimento delle forze sociali, culturali ed economiche del territorio. Un confronto che dovrà essere incentrato su questioni rilevanti che riguardano il futuro e lo sviluppo del territorio ed il benessere dei cittadini che la abitano, che non può, certamente, essere circoscritto ai soli gruppi politici ristretti o essere limitato al solo dibattito nei Consigli Comunali o nel Consiglio Regionale.
Sulla base di tutto ciò, nelle prossime settimane si organizzerà una conferenza delle associazioni (insieme a tutte le altre associazioni, che non hanno partecipato in questa prima fase ma che riterranno opportuno partecipare) dell’Area Urbana per dire no al metodo della proposta di Legge Regionale sulla Città unica, Cosenza-Rende-Castrolibero e, nello stesso tempo, confrontarsi nel merito dei problemi derivanti dalla fusione delle tre municipalità”.