‘Ndrangheta: la Dia scova un patrimonio “nascosto”. Sequestrati beni per oltre un milione di euro
La DIA, in collaborazione con il Comando Provinciale dei Carabinieri di Asti ha sequestrato beni per un valore di oltre un milione di euro nei confronti del nucleo familiare di un noto pregiudicato astigiano
ASTI – La DIA (Direzione Investigativa Antimafia) insieme al Comando Provinciale dei Carabinieri di Asti ha sequestrato beni per un valore di oltre un milione di euro nei confronti del nucleo familiare di un noto pregiudicato astigiano, E.L.P., già coinvolto in inchieste giudiziarie per reati quali usura, estorsione, tentato omicidio e per avere intrattenuto contatti con soggetti legati al mondo della criminalità organizzata di stampo mafioso.
La misura di prevenzione patrimoniale ha permesso il sequestro di sette beni immobili, del compendio aziendale di due imprese, delle quote di partecipazione di 1 società, di tre beni mobili registrati e di 32 rapporti finanziari per un valore di più di un milione di euro. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Torino – Sezione Misure di Prevenzione su proposta presentata dal Direttore della Direzione Investigativa Antimafia.
L’operazione nasce dall’analisi del materiale acquisito dalla Dia di Torino ed elaborato insieme ai carabinieri di Asti che ha permesso di ricostruire il patrimonio accumulato nel tempo dal nucleo familiare in violazione, secondo gli investigatori, della normativa antimafia, nonché documentare il profilo del capofamiglia che avrebbe vantavano numerosi contatti con esponenti di spicco delle consorterie criminali ”ndranghetiste’ presenti nel territorio astigiano e nel torinese. L’uomo si trova in carcere dall’ottobre dello scorso anno, dopo una condanna definitiva per usura ed estorsione e una latitanza durata oltre quattro mesi.