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Sezione calabrese della Società italiana di psichiatria ricorda Barbara Capovani

Calabria

Sezione calabrese della Società italiana di psichiatria ricorda Barbara Capovani

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COSENZA – La Società italiana di psichiatria – sezione Calabria – ricorda Barbara Capovani, la psichiatra uccisa. Domani, mercoledì 3 maggio, diverse fiaccolate si terranno in varie città italiane in ricordo di Barbara Capovani, la psichiatra aggredita lo scorso 21 aprile all’uscita dal turno di lavoro, all’ospedale Santa Chiara di Pisa e morta dopo due giorni di agonia per le ferite riportate. Il presunto assassino, Gianluca Paul Seung, ex paziente della dottoressa, si trova in carcere.

La Sip Calabria, presieduta dal dott. Michele Zoccali, ha dato indicazioni a tutti i servizi della Salute Mentale della Calabria di tenere le luci accese per tutta la notte del 3 maggio. È un modo semplice ma significativo per commemorare una collega morta per il suo lavoro. Si vuole con questo gesto, “illuminare” l’attenzione tra le priorità cliniche e organizzative, quello della sicurezza sul lavoro per gli operatori della salute mentale. Ormai le aggressioni nei confronti dei sanitari sono sempre più frequenti e meritano una riflessione approfondita.

«Non è tollerabile morire sul lavoro e per il lavoro – scrive la Sip Calabria in una nota. – La morte della dottoressa Barbara Capovani, come anche della collega Paola Labriola alcuni anni fa, rappresenta una tragedia immensa, profondamente ingiusta, che ha mostrato in modo evidente le criticità e i rischi a cui sono esposti i professionisti della salute, e nello specifico della salute mentale, nel loro lavoro di tutti i giorni».

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