Italia
Siti sessisti: avv. Bernardini de Pace, «avanti con una class action, chiederemo risarcimenti»
MILANO – Una battaglia legale per restituire dignità, rispetto e giustizia alle donne vittime di una delle forme più subdole e devastanti di violenza contemporanea: quella digitale. Con un comunicato ufficiale, l’avvocata Annamaria Bernardini de Pace – tra le matrimonialiste più note in Italia – ha annunciato la volontà di promuovere una class action contro Meta e contro il sito phica.eu, a nome di tutte le donne coinvolte, spesso inconsapevolmente, nella condivisione non autorizzata di immagini intime. Denunce sarebbero arrivate anche dalla Calabria.
“È nostra intenzione intraprendere una class action a nome di tutte le donne vittime inconsapevoli, che si sono ritrovate a essere merce di scambio, per di più per mano di chi avrebbe dovuto tutelarle, rispettarle e proteggerle”, fanno sapere dallo studio legale Bernardini de Pace.
Il gruppo Facebook denominato “mia moglie” e il sito phica.eu, secondo l’avvocata rappresentano un esempio eclatante di quella che viene definita “violenza silenziosa”: non lascia lividi, ma mina nel profondo la psiche e la libertà delle donne. “Si tratta di una violenza che non lascia segni visibili, ma è profondamente lesiva”, sottolinea Bernardini de Pace. “La condivisione non consensuale di immagini intime, spesso trafugate, rubate o ottenute con l’inganno, e poi diffuse senza alcun diritto, trasforma la vita di queste donne in un incubo fatto di vergogna, esposizione e isolamento sociale”.
Risarcimenti e giustizia
Non solo una denuncia simbolica perchè l’obiettivo della class action è ottenere risarcimenti economici e un riconoscimento giuridico concreto del danno subito da queste donne, nonché l’avvio di una riflessione più ampia sulla responsabilità delle piattaforme digitali. Meta, la società madre di Facebook, è nel mirino per la mancata moderazione e il perpetuarsi di gruppi che, secondo gli avvocati, violano chiaramente i termini di servizio e le leggi sulla privacy e la dignità personale. Il sito phica.eu, invece, è accusato di ospitare e diffondere contenuti che contribuiscono a questa spirale di violenza.
Per tutte le donne interessate a partecipare all’azione collettiva o semplicemente a ricevere informazioni, lo studio legale ha attivato un indirizzo email dedicato e sicuro: azionecollettiva@abdp.it
“Abbiamo creato un canale diretto e protetto, dove ogni donna può scrivere per chiedere supporto o per aderire alla causa. Non siete sole, e insieme possiamo fare la differenza”, conclude Bernardini de Pace.



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