COSENZA – E’ salito a tre il numero dei ricoverati nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Cosenza per un’intossicazione alimentare, forse da botulino. Ai due 17enni ricoverati ieri sera dopo avere mangiato un panino con i broccoli a Diamante, stamani si è aggiunta un’altra persona che presentava gli stessi sintomi dei due: annebbiamento della vista e vomito. Proprio questi sintomi, riferiti già ieri sera dai familiari dei ragazzini, ha indotto i sanitari ad ipotizzare il botulino come causa.
Al momento i tre pazienti sono tutti in prognosi riservata ed uno versa in gravi condizioni. Ai due che presentavano sintomi più severi, è stato iniettato il siero anti-botulino arrivato da Taranto. Intanto, l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha avviato un’indagine epidemiologica e sono stati prelevati dei campioni di cibo contenuti all’interno del food track parcheggiato a Diamante, dove è stato acquistato il cibo.
Pochi giorni fa 8 intossicati in Sardegna dalla salsa guacamole
I tre casi del Cosentino sono solo gli ultimi di intossicazione per sospetto botulino. A fine luglio a Cagliari vi furono otto casi di intossicazione alimentare, probabilmente riconducibile al botulino, per aver mangiato dei tacos con la salsa guacamole durante una festa che si era tenuta dal 22 al 25 luglio a Monserrato, nella Città metropolitana di Cagliari. In attesa che le autorità competenti effettuino gli opportuni accertamenti sulla salsa e su tutti ingredienti utilizzati, per verificarne la conformità, l’azienda ha ritirato dal commercio “in via precauzionale” la “Polpa di Avocado usata nella preparazione della ricetta.
Bolutino: cos’è e perchè può essere letale
Come evidenzia l’Istituto superiore di Sanità il botulino è un batterio appartenente al Genere Clostridium e specie botulinum. Porta al botulismo, una grave intossicazione causata dalle tossine prodotte proprio dal batterio Clostridium botulinum. Questi microrganismi sono ubiquitari e si possono ritrovare, principalmente sotto forma di spora, in molteplici ambienti come il suolo, i sedimenti marini e lacuali, il pulviscolo atmosferico e gli alimenti.
Le spore sono forme di resistenza che il microrganismo adotta in condizioni avverse. Gli consentono di rimanere quiescenti per lunghi periodi (anche diversi decenni) e di trasformarsi in cellule vegetative non appena le condizioni ambientali diventano favorevoli.
Le tossine, veleno naturale più potente per l’uomo
Le tossine botuliniche sono gli agenti che causano il botulismo, a prescindere dalla forma della malattia. A livello biochimico sono proteine globulari che si disattivano al calore (diversamente dalle spore che sono molto resistenti ai trattamenti termici) e che vengono considerate il veleno naturale più potente per l’uomo. L’assunzione di piccolissime quantità di alimenti contaminati con le tossine botuliniche può provocare la malattia e addirittura essere fatale, per questo motivo si sconsiglia di assaggiare gli alimenti nel sospetto che siano contaminati.
Grazie alla loro altissima letalità queste tossine possono essere utilizzate come armi biologiche e agenti del bioterrorismo. Al momento sono state identificate 9 varianti di tossine botuliniche denominate con le lettere dell’alfabeto (A-H, X) che, in funzione della loro variabilità di sequenza possono essere classificate in oltre 40 sub-tipi. Le tossine che rivestono importanza nella patologia umana sono quasi esclusivamente quelle di tipo A, B, E e, più raramente, F.
Le condizioni favorevoli per lo sviluppo dei clostridi produttori di tossine botuliniche sono:
- assenza di ossigeno
- substrati non troppo acidi (pH> 4.6) e che contengono elevate quantità di acqua libera (l’acqua che può essere utilizzata dal microrganismo per svolgere le sue funzioni vitali – in gergo si chiama activity water e il valore limite al di sotto del quale il botulino non riesce più a svilupparsi è di 0,935)
- substrati contenenti fonti di proteine consistenti (perché questi microrganismi non sono in grado di sintetizzare tutti gli amminoacidi).
La malattia può essere classificata in 6 forme:
- alimentare, dovuta alla presenza della tossina preformata negli alimenti
- da ferita, causata dallo sviluppo e conseguente produzione di tossine da parte di C. botulinum in ferite infette
- infantile, conseguente alla temporanea colonizzazione dell’intestino dei lattanti sotto l’anno di vita
- da colonizzazione intestinale dell’adulto, si verifica con le stesse modalità del botulismo infantile e colpisce la popolazione di età superiore a un anno che presenta una grave forma di dismicrobismo intestinale
- iatrogeno, dovuta all’errata somministrazione delle tossine botuliniche a scopo terapeutico o cosmetico
- da inalazione, dovuta al rilascio deliberato o accidentale delle tossine botuliniche.
Ogni caso identificato di botulismo alimentare, infatti, può costituire un’emergenza di salute pubblica soprattutto nel caso in cui l’alimento coinvolto sia di larga distribuzione (come gli alimenti di produzione industriale). Ai fini della tutela della salute pubblica ogni alimento potenzialmente contaminato dalle tossine botuliniche, deve essere immediatamente ritirato dal mercato e dalle dispense domestiche.
Sintomi e trattamento
Il botulismo alimentare può colpire a tutte le età e non è trasmissibile da persona a persona. Solitamente i sintomi si manifestano da poche ore a oltre una settimana dopo il consumo dell’alimento contaminato (6 ore 15 giorni). Tuttavia, nei casi di botulismo alimentare che si verificano in Italia la sintomatologia compare mediamente nell’arco di 24-72 ore dopo il consumo dell’alimento contaminato. Ovviamente più precoce è la comparsa dei sintomi più severa sarà la malattia. La sintomatologia può variare da forme lievi che si auto-risolvono a forme molto severe che possono avere esito fatale. I sintomi più comuni sono:
- annebbiamento e sdoppiamento della vista (diplopia)
- dilatazione delle pupille (midriasi bilaterale)
- difficoltà a mantenere aperte le palpebre (ptosi)
- difficoltà nell’articolazione della parola (disartria)
- difficoltà di deglutizione
- secchezza della bocca e delle fauci (xerostomia)
- stipsi.
In molti casi compare anche la ritenzione urinaria. Nelle forme più gravi si assiste all’insufficienza respiratoria che può avere esito fatale per blocco della conduzione nervosa ai muscoli responsabili della respirazione. La sintomatologia caratteristica del botulismo ha una progressione simmetrica (interessa sia l’emisfero destro che quello sinistro del corpo) e discendente (dalla testa, al collo, al torace, fino alla paralisi degli arti) e si manifesta con una paralisi flaccida.
