Addio a Bruno Pizzul, morto a 86 anni il signore delle telecronache sportive e per anni voce della Nazionale
Raccontò con garbo e professionalità le partite dell'Italia in cinque campionati del modo a partire da Messico 86, comprese le Notti Magiche di Italia 90. Raccontò in diretta sulla Rai anche lo spareggio tra Cosenza e Salernitana con il goal di Marulla
GORIZIA – Si è spento all’ospedale di Gorizia Bruno Pizzul, storica voce del giornalismo sportivo italiano della RAI e per tutti il telecronista della Nazionale di calcio tra gli anni 80 e i primi anni del 2000. Tra pochi giorni avrebbe compiuto 87 anni. Raccontò con garbo e professionalità le partite dell’Italia in cinque campionati del modo a partire da Messico 86, comprese le Notti Magiche di Italia 90 e quattro campionati europei. La sua ultima telecronaca per l’Italia nell’agosto 2002 (Italia-Slovenia 0-1).
Pizzul raccontò in diretta per la RAI anche i drammatici avvenimenti dello stadio Hysel e la tragedia avvenuta mercoledì 29 maggio 1985, poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, in cui morirono 39 persone, di cui 32 italiane. Quando fu decretato comunque di disputare l’incontro di calcio restarono famose le sue parole «cercherò di commentare l’incontro nel modo più impersonale e asettico possibile».
Lo spareggio tra Cosenza e Salernitana e il goal di Marulla
C’è stato anche il Cosenza nella storia delle telecronache di Bruno Pizzul. In diretta sulla Rai (cose d’altri tempi) fu lui il telecronista nel giugno del 1991 del drammatico spareggio per rimanere in serie B tra Cosenza e Salernitana di Pescara con il goal di Marulla nei tempi supplementari che regalò la serie B ai rossoblu.
Alle telecronache ha affiancato anche la conduzione di Domenica Sprint e poi della Domenica Sportiva continuando poi a collaborare e a commentare le vicende calcistiche e sportive in generale. Negli ultimi anni era tornato a vivere nel suo Friuli, zona con la quale non aveva mai interrotto i rapporti.