Cosenza a picco. Sconfitta imbarazzante contro una Sampdoria in dieci per quasi tutta la gara
Il Cosenza, sempre più ultimo, sconfitto anche dalla Sampdoria ridotta in dieci uomini. Goal vittoria di De Paoli al 47'. Inutile l'assedio nella ripresa con il palo di D'Orazio e l'occasione di Garritano
GENOVA – Un’umiliazione continua. Il Cosenza riesce nell’impresa di resuscitare anche una Sampdoria (che non vinceva da 13 gare) in dieci uomini per quasi tutta la gara, impaurita e fischiata dai suoi tifosi, perdendo uno a zero a Marassi con un solo tiro in porta. Con una società sorda (Guarascio si potrà godere i suoi 2,5 milioni del riscatto di Tutino), una squadra a tratti imbarazzante e un tecnico che oramai ha perso la bussola, il campionato sta lentamente scivolando via sotto i piedi di un Cosenza che sembra oramai rassegnato al proprio destino, sempre più ultimo con 18 punti.
Emblematico quanto successo al 43′ del primo tempo: mentre il Ferraris iniziava pesantemente a contestare una squadra impaurita e ridotta in dieci uomini, il Cosenza sparacchia in curva con D’Orazio una punizione dal limite dell’area. Passa un minuto e mezzo e su un angolo battuto dalla Sampdoria con Beruatto, solito buco della difesa rossoblu e goal di De Paoli dopo il mezzo miracolo di Micai sul colpo di testa di Riccio e l’inutile tentativo di salvataggio di Ricciardi. Tutti negli spogliatoi con il Cosenza in svantaggio dopo aver sfiorato il vantaggio con il colpo di testa di Mazzocchi disinnescato da Perisan, la conclusione di Kouan deviata in angolo dal portiere e non aver mai sofferto le iniziative dei padroni di casa.
Nella ripresa l’inutile e sterile assedio alla retroguardia dei blucerchiati che produce solo due occasioni: il palo colpito da D’Orazio al 64′e la conclusione dal cuore dell’area di Garritano bloccato a terra da Vismara. Alvini butta nella mischia anche Fiumagalli e Zilli ma la Sampdoria si barrica in difesa, con il Cosenza che non riesce a fare breccia trovando un muro invalicabile così come accaduto nelle ultime gare. La situazione è a dir poco disperata e per la prossima gara mancheranno Garritano e D’Orazio per squalifica mentre andranno valutate le condizioni di Florenzi uscito per infortunio. Il calvario continua!
————————————————————————————-
SAMPDORIA (3-4-2-1): Perisan (56′ Vismara); Riccio, Ferrari (71′ Vulikic) , Veroli; Depaoli, Yepes, Vieira, Beruatto; Oudin (54′ Ricci), Sibilli (72′ Ioannou); Niang (72′ Coda)
Panchina: Vismara, Scardigno, Vulikic, Fisher Breivik, Ioannou, M. Ricci, Sekulov, Pedrola, Coda, Leonardi. Allenatore
Allenatore: Leonardo Semplici
COSENZA CALCIO (3-4-1-2): Micai; Hristov, Dalle Mura, Caporale (56′ Rizzo Pinna); Ricciardi (80′ Ciervo), Kouan (80′ Zilli), Gargiulo, D’Orazio; Florenzi (56′ Garritano), Mazzocchi (71′ Fumagalli), Artistico
Panchina: Vettorel, Cimino, Martino, Sgarbi, Charlys, G. Ricci, Rizzo Pinna, Ciervo, Garritano, Kourfalidis, Fumagalli, Zilli
Allenatore: Massimiliano Alvini
Arbitro: Signor Marco Di Bello di Brindisi
Assistenti: Signori Lombardo di Cinisello Balsamo e Regattieri di Finale Emilia
IV Uomo: Signor Simone Gauzolino di Torino
SALA VAR: Var signor Lorenzo Maggioni di Lecco Avar signor Giacomo Camplone di Pescara
Ammoniti: Florenzi (C), Viera (S), Ricciardi (C), De Paoli (S), Garritano (C), D’Orazio (C)
Espulsi: Viera (S)
Angoli: 4-8
Recupero: 2′ p.t. – 7 s.t.
Note: Pomeriggio coperto a Genvoa con scrosci di pioggia e una temperatura di circa 12 gradi. Terreno del Ferraris in buone condizioni. Presenti poco più di 20mila spettatori compresi 250 tifosi del Cosenza