Cosenza, numeri impietosi dell’ennesima stagione disastrosa. Fiducia ad Alvini «non è il momento di stravolgere»
Alvini resta al suo posto, almeno fino all'ennesimo spareggio salvezza contro il Cittadella che segnerà un nuovo spartiacque nel destino del Cosenza. Domani il ricorso al Coni sul -4
COSENZA – L’ennesima travagliata stagione del Cosenza Calcio, relegato all’ultimo posto in classifica, senza successi da 9 partite, con appena due miseri punticini conquistati nella ultime sette gare e con il “San Vito-Marulla” che non vede una vittoria dei rossoblù addirittura da settembre, sta mettendo, nero su bianco, tutte le fragilità di una squadra volenterosa si, ma assolutamente inadeguata per un campionato di Serie B. La gara contro i grigiorossi ha evidenziato, se mai ce ne fosse stato bisogno, cosa significa avere un organico degno di competere nel secondo campionato nazionale di calcio. Stroppa nel secondo tempo ha attinto dalla panchine a calciatori del calibro di Johnsen, Zanimacchia e Nasti. Di contro e con tutto il rispetto possibile, Alvini ha schierato Cimino, Zilli e Gargiulo.
La sconfitta contro la Cremonese ha visto, per la prima volta in questa stagione, traballare anche la posizione dell’allenatore Massimiliano Alvini apparso anche lui in confusione nelle ultime gare. Il tecnico di Fucecchio ha sempre cercando di tenere la squadra lontano dalle contestazioni dei tifosi verso Guarascio e dal silenzio assordante di una proprietà che, dopo aver zittito virtualmente i tifosi, sabato ha ordinato il silenzio stampa allo staff tecnico. Alvini resta al suo posto, almeno fino all’ennesimo spareggio salvezza contro il Cittadella che segnerà un nuovo spartiacque nel destino del Cosenza in questa maledettissima stagione. La grinta, la voglia di cercare sempre il risultato, lo spirito di squadra e l’abnegazione, che a inizio stagione aveva permesso al Cosenza di ottenere, anche con merito, una serie di risultati utili consecutivi e rimanere fuori dalla zona retrocessione, è scomparsa nel corso degli ultimi mesi.
Alvini sulla graticola
Intanto il rischio è concreto: se Alvini non dovesse vincere o comunque inanellare una serie di risultati utili, potrebbe andare a far compagnia alla pletora di tecnici saltati nel corso di questi anni di serie B: Braglia, Occhiuzzi, Zaffaroni, Dionigi e Caserta. Per ora non sia cambia e si va avanti con Massimiliano Alvini. Sulle colonne della Gazzetta dello Sport il lapidario commento del DS Delvecchio: «Non è il momento di stravolgere un progetto nato la scorsa estate, consapevoli delle difficoltà».
Domani il ricorso al Coni sul -4 al Cosenza
L’ennesima stagione al “risparmio” ha portato sul groppone anche la pesante penalizzazione di 4 punti
che si spera di dimezzare con il ricorso al Coni che si terrà domani a partire dalle ore 12.00 dalla Prima Sezione del Collegio di Garanzia, presieduta dal prof. avv. Vito Branca. Si va avanti mentre la tifoseria è sempre più distante da un Presidente che si è trincerato nel suo silenzio assordante, nonostante da più parti si invochi chiarezza sul futuro del Cosenza Calcio, sulla trattativa di vendita del club, sui debiti, su chi abbia davvero pignorato il conto del Cosenza portando alla penalizzazione e sulla volontà di rinforzare un organico che, nonostante tutto, ha ancora la possibilità di raggiungere la salvezza distante 4 punti e che dopo gli arrivi del giovane Artistico e di Gargiulo dal Foggia al momento vede solo perdere pezzi. Dopo Camporese oggi ha salutato la compagnia anche Josè Mauri.