Cosenza, un mercato deludente e un allenatore sfiduciato. E domani parlerà il DS Delvecchio
Il futuro del Cosenza appare sempre più cupo con un mercato di riparazione che ieri ha avuto il suo peggior epilogo. A guidare la squadra un allenatore sfiduciato e con le valigie in mano. Domani a molte domane proverà a rispondere il DS Delvecchio
COSENZA – La sessione di calciomercato invernale si è chiusa ieri a mezzanotte e per il Cosenza il bilancio è a dir poco desolante. A parte gli arrivi di Artistco, Gargiulo e Garritano, chi si aspettava ieri almeno tre o quattro innesti, ha dovuto dare i conti con una triste realtà: la partenza di Strizzolo e l’arrivo del figlio d’arte Cruz, giovane attaccante reduce da un lunghissimo infortunio. Il DS Delvecchio ha provato a intavolare alcune trattative ma di tutti i nomi circolati alla fine ieri si è chiuso con il solo arrivo di Cruz dal Verona. A questo punto, la squadra di Alvini dovrà tentare un vero e proprio miracolo per restare in Serie B, in un ambiente sempre più sfiduciato e ostile alla dirigenza. Come se non bastasse a guidare la squadra un allenatore sfiduciato con le valigie in mano, ma poi incredibilmente richiamato in sella perché saltata la trattativa con Lucarelli per i soliti problemi economici.
Il Cosenza resta incompleto. Domani parlerà Delvecchio
La giornata finale del mercato ha confermato tutti i timori dei tifosi rossoblù. Nessun colpo dell’ultimo minuto, nessun rinforzo di peso: l’unico arrivo è stato quello di Juan Manuel Cruz, figlio del “Jardinero”, un attaccante che rappresenta più una scommessa che una certezza. Un acquisto last-minute, dettato più dalla disperazione che da una reale strategia perché serviva rimpiazzare Strizzolo, “sacrificato” per il suo alto ingaggio, cose a cui oramai siamo abituati. Il problema principale resta la difesa, che non ha ricevuto alcun rinforzo di livello, ma anche il centrocampo, dove non è arrivato quel mediano di gamba richiesto per tutto il mese di gennaio e quel fantasista che potesse dare un po’ di verve alle giocate offensive. Trattative tentate con Crnigoj del Venezia e Majer della Cremonese, ma senza successo. Di quanto accaduto in questo mercato di riparazione, sulla situazione del tecnico e quello della squadra, la faccia ce la metterà il DS Delvecchio che parlerà in conferenza stampa domani mattina.
Un ambiente in ebollizione e squadra senza certezze
Oltre alla delusione per il mercato, la situazione intorno al Cosenza è esplosiva. La squadra è in crisi, senza vittorie da 12 partite, con un ambiente ormai esasperato dalla gestione societaria. Guarascio e Scalise saranno ricevuti giovedì dal sindaco Franz Caruso, ma sono in molti a pensare che Guarascio non si presenterà. Nel frattempo, l’allenatore Massimiliano Alvini resta sulla panchina sperando nel miracolo. Era stato praticamente esonerato dopo la sconfitta con la Sampdoria, ma un errore di valutazione della dirigenza ha bloccato l’arrivo del suo sostituto, Cristiano Lucarelli, ancora vincolato al Catania. La prossima partita contro la Carrarese, in programma sabato 8 febbraio alle 15 al “Marulla”, è probabilmente l’ultima chiamata per provare a salvare la stagione. Il Cosenza dovrà affrontarla con una squadra sfiduciata e priva di pedine fondamentali come D’Orazio, Garritano e Florenzi. L’allenatore cercherà di raccogliere i cocci di un gruppo sfiduciato e mentalmente al collasso. La partita con la Sampdoria ha mostrato un Cosenza spento e privo di idee, incapace di approfittare dell’uomo in più per gran parte della gara.
Il futuro appare sempre più cupo. La squadra deve raccogliere almeno 20-22 punti nelle ultime 14 giornate per sperare nei playout, ma l’organico è rimasto quello che non vince da novembre. L’impresa sembra disperata e il rischio retrocessione è ormai un incubo concreto.