Juric sta provando a blindare la difesa della Roma
a Juric servirà del tempo per poter dare un'identità alla sua Roma, ma gli ultimi 3 match hanno già dato delle indicazioni che fanno ben sperare, con due vittorie e un pareggio
ROMA – Quando la Roma ha ingaggiato Juric per sostituire De Rossi, agli esperti e agli opinionisti è stato immediatamente chiaro lo scopo di questa mossa. Pur non essendo un allenatore con un appeal particolare o un palmares da big, Juric ha una caratteristica preziosa: è un tecnico particolarmente attento alla fase difensiva e ai suoi meccanismi. L’obiettivo conclamato, dunque, è aiutare la Roma a blindare la difesa, per poi provare con le ripartenze ad impensierire le avversarie. Un atteggiamento che alcuni hanno definito “da piccola squadra”, ma che in realtà nasconde molto altro.
Juric per blindare la difesa: pro e contro
Come anticipato, i trascorsi di Juric fanno immediatamente capire che il tecnico appartiene alla categoria dei “difensivisti”. Una qualità che purtroppo nell’Italia moderna viene spesso etichettata come segno di una mentalità da piccola squadra. In realtà, se sfruttata nel modo giusto, questa dote può portare tanti punti lungo il corso del campionato, specialmente se si sfruttano le caratteristiche di chi deve ripartire in contropiede. Come dimostrato anche dal Milan scudettato di Pioli, partire da una difesa granitica significa entrare nel pacchetto dei favoriti, sia per quel che riguarda le scommesse Serie A, sia se si parla dell’approccio alla gara.
Come sempre, però, esistono dei pro e dei contro, e in tal caso ci sono i numeri e le statistiche che possono spiegare la situazione. Da un lato è vero che le squadre di Juric prendono pochi gol, ma dall’altro la media di reti segnate ne risente. Si parla di una media di 1.3 all’Udinese, di 1.2 al Verona, di 1.1 al Torino, e di 1.0 all’Empoli e alla Salernitana, analizzando le squadre guidate da Juric dal 2021 al 2024. In tutto questo, però, bisogna sottolineare che la Roma appartiene ad una categoria diversa, e ha giocatori offensivi che alzeranno tale media.
Sicuramente il rendimento di Juric è stato valutato dalla proprietà giallorossa con attenzione e, al netto delle difficoltà sotto-porta, è doveroso fare un confronto con De Rossi. L’ex allenatore della Roma non è mai riuscito a dare solidità difensiva alla squadra, al punto che i giallorossi sono arrivati ottavi nella classifica della differenza gol dello scorso anno. La Roma di De Rossi, dunque, era una squadra che concedeva molte (troppe) occasioni da rete agli avversari, e l’obiettivo è partire proprio da qui, per creare una Roma in grado non solo di difendere, ma anche di pungere in avanti.
Servirà del tempo a Juric
Quando si cambia allenatore in corsa, i problemi per chi arriva aumentano.
Bisogna infatti intervenire su una squadra plasmata da qualcun altro, con idee frutto di 3 mesi di preparazione tecnica e atletica. Instillare nuovi concetti non è semplice, specialmente quando si parla di un cambio di registro che riguarda la fase difensiva, dai movimenti al posizionamento senza palla. In altre parole, a Juric servirà del tempo per poter dare un’identità alla sua Roma, ma gli ultimi 3 match hanno già dato delle indicazioni che fanno ben sperare, con due vittorie e un pareggio.