Lotta, combatte e non muore mai. Il Cosenza operaio di Alvini che fa innamorare i tifosi

In Pisa-Cosenza tutto lo spirto di una squadra unita e combattiva, che lotta con il coltello tra i denti senza arrendersi. C’è l'impronta del suo allenatore e il concetto di gruppo che va ben oltre le capacità individuali dei singoli

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COSENZA – Il goal da cineteca di Fumagalli al minuto 92’ a pareggiare una sfida che a metà secondo tempo sembrava persa. La corsa della squadra a della panchina sotto il settore ospiti e lo scivolone di Massimiliano Alvini rialzato e abbracciato da Micai. In quei frame immortalati dalle telecamere nei minuti di recupero di Pisa-Cosenza c’è tutto lo spirto di una squadra unita e combattiva, che lotta con il coltello tra i denti senza arrendersi. C’è il concetto di gruppo che va ben oltre le capacità individuali dei singoli. È una forza che si costruisce sullo spirito di sacrificio, sul coraggio e sull’unione: elementi che permettono ad anche ad una squadra giovane, sicuramente meno dotata tecnicamente rispetto ad altri club di serie B, di ottenere comunque risultati importanti sul campo.

La mentalità di chi non si arrende mai, immagine e somiglianza del suo tecnico che ha saputo cementare uno spogliatoio senza prime donne, che non si è abbattuto nonostante il fardello dei 4 punti di penalizzazione: dai titolari ai panchinari, tutti sanno cosa fare. E i tifosi apprezzano, spellandosi le mani, perché si può anche perdere, ma quando lo si fa sudando la maglia e dando tutto fino al triplice fischio finale non si può che applaudire. Lo stesso Alvini ieri in conferenza stampa ha parlato di una forza mentale enorme da parte dei suoi ragazzi.

Pisa-Cosenza: una partita dai due volti

Il Pisa ha dominato la prima parte del match, evidenziando la propria superiorità soprattutto sulle seconde palle e nell’aggressività. Con il rigore fallito e un vantaggio di due goal, sembrava che la squadra toscana potesse archiviare la pratica senza troppe difficoltà. Ma il calcio ci ha insegnato che volere e potere: se la fortuna ha il suo peso e gli episodi spesso cambiano le gare, bisogna essere bravi anche a mettersi nelle condizioni di creare e sfruttare anche il più piccolo degli episodi. Il Cosenza non ha mai mollato, mantenendo la lucidità soprattutto nei momenti cruciali. Dalla rete del uno a due siglata da Mazzocchi, il Cosenza ha trovato la forza di ribaltare il destino del match nei minuti finali. Al di là delle dichiarazioni di Inzaghi che ha parlato di due eurogoal  trovati dai lupi. altrimenti la gara non sarebbe cambiata

Pisa Cosenza 2

I numeri della gara

I dati della partita rivelano un Cosenza capace di tenere testa al Pisa, se non addirittura di prevalere sotto certi aspetti. Con il 67% di possesso palla e ben 491 passaggi effettuati, di cui 383 completati con una precisione del 78%, i rossoblù hanno dimostrato una notevole capacità di costruire gioco. Cosenza al tiro 17 volte contro le 15 del Pisa, sicuramente pur pericoloso in fase offensiva dove ha completato appena 145 passaggi con una precisione del 58%. Numeri che evidenziano la determinazione del Cosenza nel mantenere il controllo del gioco, anche a costo di rischiare in fase difensiva e in contropiede come accaduto nella ripresa.

La spinta dei tifosi. Sabato rompere il tabù Marulla

Un altro elemento cruciale è stato il sostegno dei 900 tifosi rossoblù giunti a Pisa. Il loro incitamento ha rappresentato un fattore chiave, trasmettendo energia a una squadra che, pur riconoscendo i propri limiti tecnico-tattici, non si arrende mai. La grinta e la mentalità di Alvini stanno diventando il vero punto di forza di questo Cosenza, capace di strappare punti in situazioni difficilissime. Ora i lupi guardano al prossimo impegno, sabato 7 dicembre, quando al San Vito-Marulla arriverà il Frosinone. I ciociari, reduci da un’importante vittoria per 3-2 contro il Cesena, rappresentano un altro ostacolo nella corsa alla salvezza. Sarà fondamentale sfruttare il fattore campo e tornare al successo casalingo che manca da troppe settimane. Il Cosenza sa che la strada per la salvezza è ancora lunga e piena di insidie, ma questo pareggio dimostra che con cuore, determinazione e un pizzico di fortuna, nulla è precluso. Gli episodi a Pisa hanno premiato una squadra che non smette di credere nei propri mezzi, mandando un segnale forte e chiaro al campionato: i lupi sono vivi e pronti a lottare fino alla fine.

 

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