Nessuno sconto per il Cosenza Calcio. Respinto il ricorso, restano i 4 punti di penalizzazione
La Corte federale d’appello della FIGC, a sezione unite, ha respinto il ricorso presentato dal Cosenza Calcio avverso la pesante penalizzazione di quattro punti
ROMA – La Corte federale d’appello della FIGC, a sezione unite, ha respinto il ricorso presentato dal Cosenza Calcio avverso la pesante penalizzazione di quattro punti inflitta al club del Presidente Guarascio per il mancato versamento delle ritenute Irpef degli incentivi all’esodo e dei contributi Inps nella stagione scorsa dei mesi di aprile e maggio. Nessuno sconto dunque: restano i -4 punti di penalizzazione e la sanzione di 10.000 euro inflitta dal Tribunale Federale Nazionale. Confermata anche l’inibizione di 18 mesi nei confronti di Roberta Anania, all’epoca legale rappresentante pro tempore del club. I rossoblu restano così all’ultimo posto in classifica con appena 5 punti. Adesso il Cosenza Calcio potrà fare un ulteriore ultimo ricorso all’arbitrato del Coni. Una vera e propria doccia gelata visto che in molti si aspettavano almeno uno sconto.
In attesa di capire le motivazioni che hanno portato a respingere (anche parzialmente) il ricorso, questo è il dispositivo della sentenza pubblicato oggi pomeriggio: “Visti i reclami numero 0031/CFA/2024-2025 proposto dalla Sig.ra Roberta Anania in data 13.09.2024; e numero 0032/CFA/2024- 2025 proposto dalla società Cosenza Calcio S.r.l. in data 13.09.2024; Visto l’intervento della società 4EL Group S.r.l.”
“Relatore all’udienza dell’11.10.2024, tenutasi in videoconferenza, il Cons. Domenico Luca Scordino e uditi l’Avv. Enrico Lubrano per la Sig.ra Roberta Anania
l’Avv. Alberto Fantini, l’Avv. Giuseppe De Gregorio e l’Avv. Loredana Nada Elvira Giani per la società Cosenza Calcio S.r.l.
l’Avv. Alexander Bell e l’Avv. Alfio Valsecchi, per la società 4EL Group S.r.l. quale terza interessata;
l’Avv. Alessandro D’Oria e l’Avv. Angela De Michela per la Procura Federale; è presente altresì la Sig.ra Rita Rachele Scalise;
ha pronunciato il seguente DISPOSITIVO:
Riuniti i reclami in epigrafe, dispone come segue:
– dichiara inammissibile l’intervento della società 4EL Group S.r.l.;
– respinge i reclami.
Dispone la comunicazione alle parti con PEC.”
Il mancato pagamento nei termini previsti e il -4 al Cosenza Calcio
Il Cosenza Calcio aveva preparato con i suoi difensori una corposa memoria difensiva nella quale aveva evidenziato, come già fatto anche al Tribunale federale, che il pagamento non era avvenuto per un caso del tutto fortuito e di forza maggiore che escludono dalla responsabilità contestata il Cosenza Calcio ovvero “il pignoramento di 500mila euro avvenuto sui conti correnti della società quando Guarascio venne indagato dalla procura di Vibo Valentia nell’inchiesta sui rifiuti. Per questo motivo pagamento degli F24 relativi alle ritenute Irpef su contributi all’esodo (per poco meno di 5mila euro) e le ritenute fiscali (Aprile 2024) e previdenziali (Maggio 2024) a valere sulle somme dovute in favore dei tesserati nel periodo di riferimento per circa 226mila euro non era potuto andare a buon fine”.