Tra il caro biglietti e gli arabi, l’attesa del derby per il Cosenza

COSENZA – Dalla polemica per il caro biglietti alle tre sconfitte consecutive, passando dall’ultimo posto in classifica e dalle voci che raccontano dell’interesse di un fondo arabo verso il club. È un momento molto delicato per il Cosenza, che, proprio nel punto finora più passo della stagione si trova ad affrontare la gara più delicata, quella alla quale i tifosi tengono di più, ovvero il derby con il Catanzaro.

In palio, però, non c’è solo “l’onore”, ma anche tre punti molto pesanti per una squadra che, come detto, si ritrova ora all’ultimo posto in classifica.

Senza dubbio, la partita sbagliata nel momento sbagliato o, anche, in caso di risultato positivo, la partita giusta al momento giusto perché significherebbe, al di là del peso specifico per la classifica, fare il pieno di entusiasmo.

Ma cosa faranno i tifosi, a proposito dell’essere o meno sugli spalti nel derby? La voglia di esserci e di sostenere la squadra avrà la meglio sulle questioni di principio e sulla voglia di andare contro l’attuale proprietà? La gestione del prima paventato, poi ufficializzato e successivamente ritirato aumento del costo dei biglietti è stata decisamente discutibile ed in questa fase non ha facilitato una sorta di tregua nei rapporti tifosi-società, né ha aiutato una squadra che, comunque, avrebbe senza dubbio bisogno di sentire il calore dei propri supporter.

Che possa esserci una qualsiasi relazione fra le tensioni vissute nelle ultime ore e la peggiore prestazione stagionale del Cosenza non è un qualcosa di dimostrabile, ma un ambiente sereno certamente aiuta una squadra che, è noto, non è dotata di un tasso tecnico adeguato per pensare di poter disputare un campionato tranquillo.

In soccorso arriverà a breve il mercato di gennaio e la necessità di rafforzare decisamente l’organico appare evidente. Qui, però, potrebbe entrare in gioco l’altro argomento caldo in queste ore, ovvero l’interessamento del fondo arabo. Che una sorta di trattativa ci sia è cosa certa, il suo stato di avanzamento e le probabilità che possa concludersi in maniera positiva sono un qualcosa di ignoto.

Il presente, quindi, si chiama derby, il futuro, prossimo o meno, potrebbe essere foriero di novità.

Il condizionale è d’obbligo, ma gli argomenti non possono che essere strettamente legati: anche i risultati, nel bene e nel male, potrebbero essere un fattore per il buono o cattivo esito della trattativa.