ACQUAPPESA (CS) – Il Centro termale delle Terme Luigiane è tornato ad essere attivo, mentre tra una decina di riapriranno anche del Parco Termale Acquaviva e il Grand Hotel Delle Terme, previsti entrambi operativi dal 30 di maggio. I comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese stanno lavorando anche per l’approvazione e la messa in opera del corposo progetto di investimenti, con l’impegno assunto dalla Regione Calabria su un complessivo Piano di rilancio delle Terme Luigiane, ed un primo corposo investimento da 10 milioni di euro, con particolare riferimento alla parte di proprietà dei Comuni, inclusi i beni non contemplati nel protocollo d’intesa con la valorizzazione, tra gli altri di tutto lo Stabilimento termale San Francesco e dell’area delle sorgenti.
L’obiettivo dei due Comuni è favorire l’estensione della durata della stagione termale e l’implementazione dei livelli occupazionali diretti e dell’indotto, impegnandosi altresì ad individuare ed attivare i canali di finanziamento necessari a sostenere la realizzazione del Piano. Di pochi giorni fa la notizia della disponibilità della Regione a sostenere la realizzazione delle opere afferenti la valorizzazione del comparto termale (secondo le proposte inserite nel protocollo d’intensa) ma anche la disponibilità a lavorare sulle proposte migliorative dei due Comuni per quanto concerne, al momento, la parte relativa al Compendio.
Terme Luigiane, ricorso Sa.Te.Ca. contro la sentenza del Consiglio di Stato
Fin qui la stretta cronaca attuale, mentre quella giudiziaria, che ha visto lo scontro tra i due comuni e la Sa.Te.Ca., la società che ha gestito le Terme per anni, vede l’aggiunta di un nuovo capitolo, visto che si tornerà in un’aula di giustizia per il ricorso della società in Cassazione.
Con apposita delibera di Giunta, il Comune di Acquappesa ha reso noto il ricorso in Cassazione della Sa.Te.Ca. spa contro la sentenza del Consiglio di Stato che aveva dato ragione ai due comuni. “I due Comuni, proprietari dell’area del compendio Termale e concessionari delle acque termali, inizialmente in maniera perpetua, ed oggi a tempo determinato per la durata di 30 anni (2036)” hanno in atto da anni un contenzioso con l’ex sub-concessionaria delle acque termali “conclusosi positivamente per i Comuni di Guardia Piemontese e Acquappesa con la sentenza del Consiglio di Stato”. In data 17 aprile i due Enti sono stati informati del ricorso per cassazione “per eccesso di potere giurisdizionale” notificato dalla società Sa.Te.Ca. spa avverso la sentenza del Consiglio di Stato.
“Tenuto conto che gli interessi pubblici e collettivi che questo Ente è chiamato a difendere e tutelare, sia per quanto riguarda il ripristino del proprio patrimonio immobiliare, sia per quanto concerne lo sviluppo economico dell’intera collettività amministrata, potrebbero essere gravemente compromessi dalle azioni intentante dalla Sa.Te.Ca. Spa, e che in tale identica situazione è chiamato ad operare il Comune di Guardia Piemontese, con il quale, sulla materia in generale e sul giudizio c’è un contino confronto, per il raggiungimento degli obiettivi di cui sopra e la tutela degli interessi di cui anche questo Comune è portatore, i due Enti hanno valutato la possibilità di un incarico legale congiunto in favore degli avvocati Porzio e Zicaro, profondi conoscitori dei fatti accaduti in quanto hanno già difeso gli Enti nei precedenti giudizi“. La giunta comunale di Acquappesa ha autorizzato il sindaco alla sottoscrizione delle proceduta per incaricare i due avvocati affinché resistano avverso il ricorso in Cassazione proposto dalla Sa.Te.Ca. spa alla sentenza del Consiglio di Stato.
