Al momento come riferito dalle autorità competenti nessuno dei cittadini cinesi presenta alcun sintomo della malattia ma sono stati trasportati all’Annunziata solo a scopo precauzionale. Saranno rimandati a casa dove resteranno in isolamento coatto per 15 giorni
DIAMANTE (CS) – Nella tarda mattinata di oggi il dirigente scolastico di un istituto superiore di Diamante ha chiamato il numero di pubblica utilità 1500 per i casi sospetti di coronavirus, attivando il protocollo ministeriale per le procedure precauzionali. A preoccupare il dirigente sono state le dichiarazione di un’alunna di nazionalità cinese, rese all’insegnante, che ha confidato il rientro dalla Cina in Italia, tre giorni fa, della madre e di un amico di famiglia residenti a Belvedere. Il racconto della ragazzina, secondo quanto riferito da alcuni testimoni, avrebbe provocato il panico tra i compagni che hanno allertato i genitori che si sono presentati a scuola per ritirare i figli. Il dirigente scolastico non ha potuto far altro che chiamare il sindaco e allertare il numero 1500.
La donna, secondo quanto riferito, aveva deciso per il volontario isolamento al rientro da un viaggio in Cina, procedura che molti cittadini cinesi fanno di loro spontanea volontà quando rientrano da un viaggio nel continente asiatico proprio perché a conoscenza della presenza di diversi virus. Nonostante la donna, l’amico di famiglia, e nessuno dei familiari presenti alcun sintomo di coronavirus, come da protocollo sul posto è intervenuto personale dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. I medici, solo ed esclusivamente a scopo precauzionale, hanno quindi trasportato la donna e l’uomo nel reparto di malattie infettive dell’Annunziata di Cosenza, dove si trovano ricoverati, per tutti i relativi accertamenti sanitari del caso. Sul posto anche il sindaco di Diamante e il comandante dei carabinieri della Compagnia di Scalea.
Al momento – onde evitare casi di allarmismo ingiustificato – come riferito dalle autorità competenti, dai medici dell’Annunziata e dall’amministrazione comunale di Belvedere Marittimo, nessuno dei cittadini cinesi presenta alcun sintomo della malattia. Torneranno nella loro abitazione e resteranno in isolamento coatto per la durata di 15 giorni dove saranno assistiti e monitorati. Il Comune del Tirreno cosentino “invita pertanto la popolazione alla calma, senza creare allarmismi, in quanto tutte le operazioni sono condotte sotto la guida dell’Unità di Crisi presso il Ministero della Salute”
L’IIS di Diamante “nessun caso e nessun allarmismo”
Come ampiamente scritto dalla nostra redazione, anche la dirigente scolastica dell’IIS di Diamante, la Prof.ssa Patrizia D’Amico, ha tenuto a precisare con una nota che non vi è nessun caso di coronavirus e nessun allarmismo e le lezioni proseguiranno senza alcun problema “nessun caso Coronavirus e nessun allarmismo all’Istituto Alberghiero di Diamante, ma solo una prudente attenzione nei confronti di un’alunna la cui madre è rientrata dalla Cina da alcuni giorni. Si smentisce categoricamente che la madre della studentessa o la ragazza manifestino i sintomi della malattia e neppure di una semplice influenza. Inoltre, la zona della Cina da cui l’alunna proviene è molto distante dalla zona in cui si è diffuso il contagio del Coronavirus. Pertanto, alcune notizie che sono state divulgate risultano essere assolutamente infondate. Le lezioni all’Istituto Tecnico di Diamante si sono regolarmente svolte stamattina e si svolgeranno altrettanto regolarmente nei prossimi giorni. Possiamo tranquillizzare la comunità scolastica e il territorio, nessun allarmismo e neppure allarme, solo un prudente approfondimento della reale situazione che, per fortuna, non desta alcuna preoccupazione, perché non vi è stato alcun contagio all’interno della famiglia interessata”.
Prof.ssa Patrizia D’Amico
Dirigente Scolastica IIS Diamante