L’isola di Dino e le sue splendide grotte. Suggestiva location del mar tirreno cosentino

L'Isola di Dino è la più grande isola della Calabria nella meravigliosa cornice della Riviera dei Cedri, nel comune di Praia a Mare, adatta per gli amanti delle escursioni e delle immersioni

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PRAIA A MARE (CS) – L’isola di Dino è la maggiore delle due isole Calabresi (l’altra è l’Isola di Cirella) e sorge sulla costa nord occidentale della Calabria, lungo quel tratto della provincia di Cosenza che si affaccia sul Mar Tirreno e conosciuto come Riviera dei Cedri. Il nome deriva probabilmente dal fatto che sull’isola sorgeva un tempio (aedina) dedicato a Venere, oppure, ed è l’ipotesi più accreditata, il nome deriverebbe dall’etimo greco dina, ovvero vortice, tempesta. Un tempo, infatti, le acque in prossimità dell’Isola erano molto pericolose per i naviganti, nelle giornate di mare mosso.

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L’Isola si estende per 50 ettari circa, con un’altitudine massima di 100 metri. Le spiagge sono caratterizzate da sabbia scura finissima alternata a ciottolato. Le coste frastagliate si affacciano sul mare limpido ricco di gorgonie, stelle marine e numerose specie di pesci. Sulla cima dell’isola, che si può raggiungere a piedi percorrendo un sentiero, sorge la Torre dell’isola di Dino, di forma quadrangolare e di origine Normanna, utilizzata in epoca Angioina e Borbonica come punto di avvistamento contro le numerose invasioni della costa. Fu costruita sulla punta occidentale dell’isola (denominata Frontone), a quota 73 metri sul livello del mare, come torre di avvistamento, di comunicazione e di allarme. Dalla torre si può ammirare lo splendido panorama del golfo e le nidificazioni degli aironi grigi e dei falchi pellegrini, il tutto ornato dai versi dei numerosissimi gabbiani reali. La zona vanta un ricchissimo patrimonio naturalistico, con la sua lussureggiante vegetazione, tipicamente mediterranea, gli splendidi fondali, ricchi di flora e fauna ittica ma, soprattutto, le sue meravigliose ed affascinanti grotte.

 

Per vivere e scoprire la bellezza dell’isola, il nostro consiglio è quello di affittare un pedalò proprio sulla spiaggia antistante l’isola, oppure affidarsi ad una delle tante barche che, con poche decine di euro, vi guideranno in un bellissimo tour dell’Isola e delle sue grotte. La partenza in genere avviene dalla riva del capo d’arena di Fiuzzi: arrivo e sbarco sull’isola avvengono sulla darsena e da quel punto inizia una passeggiata di circa 1,3 km.

isola di dino5

 

Isola di Dino: alla scoperta delle 7 grotte

L’erosione sulle rocce calcaree ha dato vita nel corso del tempo a molte grotte, tra le quali quella del “Monaco”, delle “Sardine”, delle “Cascate”, del “Leone”, la Grotta Gargiulo (la più pericolosa ma anche amata dai sub) ed infine la “Grotta Azzurra” che è la più grande, visitata e conosciuta di tutta l’isola.

Iniziamo con la Grotta del Monaco che si presenta di modeste dimensioni e prende il nome dal fatto che sulle rocce è possibile intravedere la figura di un monaco in preghiera, e diventa molto suggestiva quando i raggi del sole la illuminano da ponente. La Grotta delle Sardine, situata sotto il primo strapiombo, si trova in un’insenatura. Le sue acque, sempre limpide perché riparate dai venti, consentono di osservare ad occhio nudo il fondale, circa 10 metri di profondità. Qui sono presenti stalagmiti molto suggestive ed è possibile trovare stelle marine e intravedere banchi di sardine, dalle quali la grotta prende il nome. Proseguendo ci si imbatte nella Grotta del Frontrone: doppiati gli strapiombi della punta occidentale, detta Frontone, la grande fronte dell’isola, su una banchina di grossi massi c’è un’ampia entrata della Grotta che si affaccia a mare guadando Punta Scalea.

grotta1

A sinistra ci si immette in un antro di ridotte dimensioni con pareti levigate dal flusso e riflusso delle acque nella stagione invernale e perciò quasi marmoree; a destra troviamo le colonne calcaree e le concrezioni che ci fanno pensare di essere nel pronao di un tempio. Da esso, attraverso un’apertura piuttosto ristretta (bisogna essere forniti di una lampada ben luminosa) si entra in un primo ambiente a cupola irregolare le cui pareti sono lisce, levigate e ricche di incrostazioni stalagmitiche; l’antro continua ora restringendosi ora allargandosi in grandi caverne in cui le stalattiti e le stalagmiti hanno creato arabeschi veramente eccezionali.

grotta_azzurra

A 50 metri dalla grotta del Frontone, troviamo la Grotta delle Cascate che si presenta come una grande frattura inclinata nella parete rocciosa, lunga 60 metri. Ci si può addentrare solo con una piccola imbarcazione per circa una ventina di metri. È ricca di piccole e bianche stalattiti. Le acque sono limpidissime e lasciano vedere nitidamente le rocce levigate e arrotondate del fondo, ricoperte da un leggero strato di muschio. Si prosegue poi a piedi e nel fondo della grotta si possono ammirare le rocce levigate dall’acqua.

grotta

Arriviamo così alla Grotta Azzurra, la più grande tra tutte e la più famosa, la cui bellezza è data da varie componenti che combinandosi armonicamente creano uno spettacolo unico e suggestivo. Lunga circa 70 metri, i suoi fondali raggiungono una profondità massima di 12 metri. La sua altezza varia per via della levigazione della roccia stessa. La parte interna orientata verso il levante è leggermente in penombra e la luce che penetra all’interno della grotta attraverso l’ampia apertura in aggiunta alla luce indiretta, le fa assumere un colore azzurro verde rame, in contrasto con l’azzurro pastoso dei bordi interni. A mezzogiorno quando i raggi del sole vi entrano in perpendicolare, la luminosità e la sua bellezza si manifestano al massimo.

grotta azzurra

L’ultima grotta è quella del Leone. Posta a Sud Est guarda direttamente verso la spiaggia, alla torre di Fiuzzi, protetta da uno sperone roccioso. La sua cavità è irregolare, il fondale molto basso (circa 5 metri). Il nome trae origine da una roccia che, distesa nell’acqua di colore smeraldo, quasi al fondo della grotta, nella penombra sembra somigliare ad un leone disteso con la testa sollevata. La roccia della volta, striata ed angolosa, assume colori rossastri e grigio chiari con larghe macchie verticali verde e nero.

grotta-del-leone

La grotta Gargiulo: solo per sub esperti

18 metri di profondità, al di sotto della punta occidentale dell’Isola di Dino si apre la grotta sommersa chiamata “Grotta Gargiulo” che è certamente la meta subacquea più nota ed importante dell’intero tratto della costa calabrese, la più bella e spettacolare, ma anche la più impegnativa, consigliata soltanto a subacquei molto esperti. La grotta offre visioni scenografiche straordinarie: formazioni stalatto e stalagmite alte 8 metri, rocce di colore chiaro e segni di un antico fiume sotterraneo, imponenti stalattiti di almeno 10.000 anni e lunghe oltre 4 metri, due campane d’aria con specchi d’acqua cristallini ed un ambiente da togliere il fiato. E nel tragitto si incontra la fauna tipica delle grotte ed esemplari di Cicala grande di mare (Scyllarides Latus) specie rara protetta.

Grotta Gargiulo

Ci sono due bolle d’aria che il Gargiulo indica come “laghetti”. La prima si trova a circa 95 metri e la seconda al termine del percorso. Per raggiungere la seconda è necessario entrare in un cunicolo molto stretto da percorrere lentamente. Un labirinto non facile da visitare con l’insidia della fanghiglia sollevata che offusca la visibilità. Per la difficoltà dei percorsi questa grotta è riservata a sub molto esperti.

Grotta Gargiulo2

Praia a Mare unica ”Bandiera Blu” tra i comuni del Tirreno calabrese

L’assegnazione della Bandiera Blu 2016 è un vero e proprio motivo di vanto per il comune calabrese. Praia non ha mai avuto alcun rilievo; l’igiene del paese è totale, ordine e pulizia sono stati sempre le priorità di questa Amministrazione; 5 chilometri di lungomare ben tenuto, con annessa passeggiata e pista ciclabile; un viale alberato lungo circa 1.100 metri con una pavimentazione di circa 14.000 mq; la raccolta differenziata che ha raggiunto il 62%. “Certamente – si legge in una nota – ancora ­gli importantissimi risultati raggiunti non sono il punto di arrivo, ma rappresentano un nuovo punto di partenza che dovrà produrre risultati ancora più positivi per l’intera economia del territorio”.

Isola di Dino e torre di Fiuzzi: come arrivare

L’sola di Dino come detto si trova nel comune di Praia a mare nell’alto tirreno cosentino. In auto per chi arriva da nord e utilizza l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria: uscendo a Lagonegro Nord si percorrono 36 chilometri della strada statale 586 Valle del Noce fino ad imboccare la Strada statale 18 Alto Tirreno cosentino. Poi, uscite a Praia a mare e proseguite verso la spiaggia in contrada Fiuzzi.

Per chi arriva da sud, percorrere la statale 18 in direzione Salerno.

Non solo mare: escursioni, parapendio e attività per adulti e bambini

Se vi trovate a Praia a Mare è impossibile non fare un’escursione in barca all’Isola di Dino. Sulla spiaggia proprio davanti l’isola è possibile prenotare un giro in barca con la guida per conoscere meglio le grotte e con la possibilità di sostare in una spiaggetta quasi isolata per un’ora circa. In media l’escursione dura 3 ore e il prezzo si aggira intorno ai 10/15 euro a persona. La spiaggia di Praia grande e sabbiosa è facilmente raggiungibile, mentre le limpide acque sono per lo più basse e calme, ideali anche per tranquille passeggiate o per la balneazione dei più piccoli. Lungo tutta la zona ci sono numerosi lidi, bar, ristoranti, punti ristoro e locali notturni, per divertirsi anche dopo il calar del sole. Tantissime sono le attività previste in zona come le immersioni le passeggiate e il trekking e per i più temerari il parapendio proprio a pochi passi dall’isola. Raggiungendo Praia a Mare è possibile anche visitare il castello e la torre di Fiuzzi risalente al secolo XIV  e la grotta del Santuario, opera meravigliosa dovuta alla millenaria erosione delle acque marine, alta 19 metri con una superficie di circa duemila metri quadrati.

Immersioni: www.dinosub.it

Parapendio: www.scuoladiparapendio.com

Passeggiate e trekking sull’isolawww.isoladino.it/le­passeggiate­orientate 

 

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