Belvedere Marittimo: frana in località Santa Lucia, partono i lavori di sistemazione
Nel corso della seduta del Consiglio Comunale di ieri, è stato dato il via libera definitivo all'intervento di sistemazione della frana con l'approvazione della perizia di variante e la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera
BELVEDERE MARITTIMO (CS) – La decisione permette di procedere con l’avvio effettivo dei lavori, che consentirà di risolvere un problema che da anni mette a rischio la sicurezza dell’area e delle infrastrutture circostanti, nonché di ripristinare la viabilità compromessa. L’intervento, ritenuto ormai non più procrastinabile, è stato illustrato dall’ingegnere Pasquale Cosco, direttore dei lavori e progettista dell’opera, che ha evidenziato la necessità di agire con tempestività per evitare un ulteriore aggravamento della situazione. La frana, già censita nelle carte del Piano di Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino, ha infatti mostrato una progressione preoccupante che impone un consolidamento immediato per scongiurare danni irreparabili alla viabilità e all’assetto idrogeologico della zona.
L’opera
Prevede una serie di operazioni tecniche finalizzate a garantire la stabilità del terreno e il ripristino delle infrastrutture danneggiate. Il consolidamento statico dell’area interessata sarà fondamentale per prevenire nuovi cedimenti, mentre la ricostruzione della strada crollata consentirà di ripristinare un collegamento essenziale per la località Santa Lucia. Inoltre, verranno realizzate opere di drenaggio necessarie a garantire un corretto deflusso delle acque ed evitare il ripetersi di fenomeni franosi in futuro.
Tra i temi affrontati in Consiglio vi è stato anche il piano particellare degli espropri, passaggio obbligato per consentire la realizzazione dell’opera. Nonostante sia prevista un’indennità più che adeguata per i proprietari delle aree interessate, non è stato possibile raggiungere un accordo con tutti i soggetti coinvolti, rendendo necessaria l’applicazione del vincolo preordinato all’esproprio. Un aspetto, questo, che ha allungato i tempi burocratici e reso il percorso più complesso del previsto. Il progetto, già appaltato da tempo, ha richiesto inoltre una variante che non ha modificato la natura dell’intervento ma se è resa indispensabile per un adeguamento economico. Gli anni trascorsi tra l’assegnazione dell’appalto e l’effettivo avvio dei lavori hanno determinato un inevitabile incremento dei costi, che tuttavia è stato contenuto attraverso una serie di verifiche e ottimizzazioni, evitando di gravare in modo significativo sul bilancio comunale.
Nonostante le obiezioni e alcune osservazioni sollevate dalla minoranza durante il dibattito in Consiglio, la perizia di variante e la dichiarazione di pubblica utilità sono state approvate all’unanimità, segno della consapevolezza dell’urgenza dell’intervento. Il sindaco Vincenzo Cascini, in chiusura, ha inteso rimarcare che, nonostante la ferma volontà dell’Amministrazione Comunale di trovare una soluzione condivisa con i proprietari delle abitazioni coinvolte, le numerose interlocuzioni avviate si sono protratte a lungo senza esito, rallentando di fatto l’iter e facendo perdere tempo prezioso.
Nonostante i ripetuti tentativi di mediazione e la disponibilità a riconoscere indennizzi più che adeguati, non si è giunti a un accordo bonario, costringendo l’Amministrazione ad attivare la procedura di esproprio. Di fronte alla necessità inderogabile di mettere in sicurezza l’area e tutelare l’incolumità pubblica, questa si è rivelata l’unica strada percorribile per evitare ulteriori ritardi e consentire finalmente l’avvio dei lavori.