Cetraro: il Punto Nascita riferimento per le famiglie, da giugno sono nati 110 bambini
Il reparto è rinato dopo quasi quattro anni di sospensione provocata da un tragico evento nel 2019. Due sale parto, una sala operatoria, una frigoemoteca, un ambulatorio ostetrico e un ambulatorio BRO (a basso rischio ostetrico)
CETRARO (CS) – Negli ultimi cinque mesi, il punto nascita dell’Ospedale Gino Iannelli di Cetraro ha riconquistato il suo fondamentale ruolo di assistenza ostetrico-ginecologica, servendo con passione e dedizione oltre 150mila residenti dell’alto Tirreno cosentino. Sotto la guida esperta del primario Bruno Tucci e di una equipe medica altamente specializzata, il reparto è rinato dopo quasi quattro anni di sospensione provocata da un tragico evento nel 2019.
Oggi, il reparto offre un ambiente rinnovato e potenziato, pronto a garantire un’assistenza non solo efficace, ma anche umana. Le partorienti sono accolte in un contesto familiare e rassicurante, dove possono vivere la loro esperienza in totale serenità. Le stanze spaziose si affacciano su un lungo terrazzo con vista mare, un’area ideale per le neo mamme che qui possono rilassarsi e ritrovare il proprio benessere psicologico. Ogni dettaglio è pensato con cura, dai bagni moderni e confortevoli all’attenzione dedicata alla pulizia e all’ordine degli spazi. Al reparto maternità, le giovani madri raccontano le loro esperienze con gioia e gratitudine per l’assistenza ricevuta.
Il punto nascita è completo di due sale parto, una sala operatoria, una frigoemoteca, un ambulatorio ostetrico e un ambulatorio BRO (a basso rischio ostetrico).
«Nel nostro ambulatorio – spiega il primario, Bruno Tucci, – seguiamo le gestanti a partire dalla trentasettesima settimana, effettuando monitoraggi, analisi e tamponi. Le mamme saranno sempre assistite dalle ostetriche che hanno già conosciuto durante la loro gravidanza».
Ogni donna ha diritto a una scorta di sangue e, in caso di emergenze, un’équipe medica sempre pronta interviene tempestivamente. È decisamente confortante osservare il supporto costante e attento che le mamme ricevono dal personale.
«Da giugno abbiamo assistito alla nascita di 110 bambini, con una media di venti nascite al mese», dichiara il primario con orgoglio. Questo numero rappresenta molto più che un dato statistico; è il simbolo di una ritrovata speranza per una comunità che ha subito il peso della chiusura del precedente punto nascita. Oggi, scegliere di partorire qui equivale a riporre fiducia nei servizi sanitari locali, invece di dover percorrere lunghe distanze verso strutture più lontane.
Il professore Tucci illustra anche le sfide logistiche della zona: «Il nostro obiettivo – dice – è servire l’intero territorio da Praia a Mare ad Amantea. Prima della riattivazione del servizio, molte donne si trovavano costrette a viaggiare verso ospedali lontani, ma adesso possono contare su un punto nascita a pochi passi da casa». Il primario è affiancato da un team di professionisti, tra cui i dottori Giancarlo D’Agostino, Adriana Panebianco e Gianfranco Amoroso, coadiuvati da altri esperti del settore e dal personale medico cubano.
Il punto nascita collabora a stretto contatto con i reparti di ginecologia chirurgica e pediatria, creando un ecosistema sanitario integrato. All’ospedale Gino Iannelli si sta assistendo a una vera e propria rinascita: molte famiglie ora possono accedere a cure di qualità senza affrontare viaggi stressanti.