Da Paola il rilancio di ‘strettissimo magro’, l’antica dieta radicata nel digiuno religioso
Al centro di questo progetto ambizioso, l'istituto alberghiero di Paola, l'Ordine dei Minimi, Comuni e Pro Loco per rilanciare una cucina di cui fu ideatore San Francesco di Paola
PAOLA (CS) – Un progetto ambizioso per il rilancio della dieta di strettissimo magro, attraverso la valorizzazione della tradizione, dell’innovazione e dell’identità. Al centro di questo percorso, l’istituto alberghiero di Paola, l’Ordine dei Minimi, Comuni e Pro Loco. Un percorso che potrebbe portare a raggiungere importanti risultati e che si sta avviando sotto il coordinamento dell’Ipseoa e del dirigente scolastico Sandra Grossi, che sta riuscendo a svolgere il ruolo di trait d’union tra quelli che ne dovrebbero essere i principali protagonisti.
Se ne è discusso qualche giorno fa, con una tavola rotonda moderata dal giornalista Giovanni Folino, a cui hanno preso parte la stessa prof.ssa Sandra Grossi, il prof. Ferdinando Matera, Padre Domenico Crupi (Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola), il prof. Roberto De Donno (esperto in marketing territoriale ed esploratore De.Co.), l’avv. Giacomo Middea (sindaco di Fuscaldo), Carmine Scrivano (presidente commissione De.Co. e consigliere comunale di Fuscaldo), Natalizia Sinopoli (consigliere comunale di Montalto Uffugo), Marcello Lamberti (presidente della Pro Loco di Paola), Antonello Grosso La Valle (presidente provinciale dell’Unione delle Pro Loco Italiane) e Bruno Sganga (giornalista enogastronomico).
La cucina di strettissimo magro
La cucina, detta di strettissimo magro, lo ricordiamo, era l’alimentazione che, la Chiesa, proponeva nel periodo quaresimale.
Un’antica dieta radicata nel digiuno religioso ed uno stile alimentare che unisce il cibo e la spiritualità, incarnando, altresì, un profondo significato culturale e sociale ed il termine “strettissimo magro” indica proprio il rigore di questa cucina, che escludeva non solo la carne, ma anche i latticini, le uova, il burro ed i formaggi.
Ed è proprio in Calabria, che San Francesco di Paola, fondatore dell’Ordine dei Minimi, ispirandosi a questa tradizione che potrebbe essere definita “ascetica”, é stato l’ideatore di un progetto di vita basato sulla dieta di strettissimo magro da seguire per tutto l’anno, non solo nel corso della Quaresima. Da qui, il progetto di cui l’Istituto alberghiero di Paola si sta facendo promotore, unitamente all’Ordine dei Minimi, ai comuni di Paola, Fuscaldo e Montalto Uffugo, alle Pro Loco ed agli esperti delle De.Co. Un primo step, quello di oggi, che è da apripista ad una visione che potrebbe sicuramente avere risvolti più che positivi per il nostro territorio.