Dissesto Comune di Belvedere, Corte dei Conti rimette alla Corte Costituzionale la legge sulla responsabilità degli amministratori
L'avv. Morcavallo "l’accoglimento della eccezione per la prima volta viene solllevata in giurisprudenza ponendo l’Avvocatura calabrese e la Corte dei Conti della Calabria all’attenzione nazionale"
BELVEDERE MARITTIMO (CS) – La Procura regionale della Corte dei Conti della Calabria aveva citato in giudizio gli amministratori ed ex amministratori del Comune di Belvedere Marittimo per sentirli condannare alle sanzioni pecuniarie e politiche per il dissesto finanziario dichiarato dal Comune. Si sono costituiti per l’ex sindaco e per alcuni amministratori gli avv.ti Oreste Morcavallo, Vito Caldiero e Giuseppe Leporace. Nella comparsa costitutiva gli avv.ti Morcavallo e Caldiero, tra gli altri motivi, hanno eccepito la illegittimità costituzionale della norma del testo unico degli enti locali che prevede una sanzione unica politica di incandidabilità degli amministratori che hanno dato causa al dissesto dell’Ente per 10 anni.
I legali hanno rilevato come la norma confligga con i principi costituzionali di parità, di proporzionalità e di ragionevolezza della pena. Il Giudice monocratico ha accolto i ricorsi della Procura regionale disattendendo l’eccezione svolta dai convenuti. In sede di opposizione gli avvocati hanno riproposto l’eccezione allla Corte dei Conti in composizione collegiale, che ha accolto in toto l’eccezione, rimettendo gli atti alla Corte Costituzionale sospendendo il giudizio.
”Esprimo grande soddisfazione – ha commentato l’avv. Oreste Morcavallo – per l’accoglimento della eccezione che per la prima volta viene solllevata in giurisprudenza ponendo l’Avvocatura calabrese e la Corte dei Conti della Calabria all’attenzione nazionale per una problematica legislativa certamente ingiusta ed emendabile”.
Sospeso il procedimento sanzionatorio
Grande soddisfazione all’esito del verdetto della Corte dei Conti, che ha accolto la tesi difensiva degli avvocati Vito Caldiero e Oreste Morcavallo in favore di alcuni amministratori di Belvedere Marittimo, tra cui Francesca Impieri. Con l’ordinanza n. 19/2025, la Corte ha disposto la sospensione del procedimento n. 24046/2024, rimettendo gli atti alla Corte Costituzionale per la valutazione della legittimità delle norme sanzionatorie previste per il dissesto finanziario degli enti locali. Il provvedimento nasce dall’opposizione presentata contro il decreto sanzionatorio n. 8/2024 del 25 novembre 2024, che aveva comminato sanzioni agli amministratori del Comune di Belvedere Marittimo in relazione alla gestione finanziaria dell’ente nel periodo 2010-2018. Gli avvocati Caldiero e Morcavallo, tra le varie argomentazioni, hanno sollevato la questione di legittimità costituzionale di alcune norme del TUEL, evidenziando come le sanzioni previste, in particolare l’automatica interdizione di 10 anni dalle cariche pubbliche, risultino in contrasto con i principi costituzionali di proporzionalità e ragionevolezza.
“La procedura sanzionatoria adottata dai giudici contabili, ora sottoposta all’esame della Corte Costituzionale, sarà presto oggetto di revisione anche in sede parlamentare, alla luce delle numerose criticità riscontrate”, hanno dichiarato gli avvocati difensori. Sulla vicenda è intervenuta anche Francesca Impieri: “Ho sempre operato nell’interesse della comunità e trovo ingiusto un meccanismo sanzionatorio automatico che non valuta nel merito le singole posizioni. Confido nella Corte Costituzionale affinché venga garantita una valutazione più equa e giusta per tutti gli amministratori coinvolti”. La sospensione del procedimento segna un passo importante verso una revisione più equilibrata delle responsabilità degli amministratori pubblici, ponendo l’attenzione sui principi di proporzionalità e sulle garanzie costituzionali.