Due sale parto, 12 posti letto, macchinari di ultima generazione: ecco il punto nascita di Cetraro
Siamo entrati nel Punto nascita di Cetraro che dovrebbe ritornare operativo entro la primavera. Ai nostri microfoni il Direttore Sanitario dello Spoke e il primario di Ostetricia e Ginecologia «si aprirà con qualità e in sicurezza»
CETRARO (CS) – Ci siamo… quasi. Dopo cinque anni dalla soppressione del punto nascita di Cetraro si intravede finalmente la luce. Serve attendere la primavera, spiega ai microfoni di Quicosenza Ercole Cosentino, Direttore Sanitario dell’Ospedale Spoke Paola Cetraro, ma il più è fatto.
Un primo grande passo, verso la riapertura, era stato compiuto con la nomina del primario, il dottor Bruno Tucci e con annessa la ripresa a pieno regime dei ricoveri, limitati tuttavia alle gestanti entro la ventiquattresima settimana, oltre che di pazienti soggette a patologie ginecologiche. A dicembre dello scorso anno il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha firmato il decreto con il quale ha disposto la riattivazione del punto nascita. Il servizio, ad oggi, non è ancora attivo soprattutto per la mancanza di medici, infermieri e personale sanitario. Ma, a tal proposito, all’ospedale di Cetraro, saranno destinati quattro medici specialisti in Ostetricia e Ginecologia appartenenti alla terza brigata di medici cubani.
“Medici cubani? soluzione tampone”
“Il punto nascita ha bisogno di medici e sangue – dice a quicosenza il primario Tucci. – Il cronoprogramma ci da tempo fino alle fine di giugno. Bisogna combattere con le varie pastoie burocratiche. Temo – continua Tucci – la mancanza di medici poiché, non è una mancanza cetrarese ma è un problema nazionale. Sono ben lieto all’arrivo dei medici cubani, ma credo sia una soluzione tampone perché non si può fare programmazione – aggiunge – con dei medici che vengono “a coprire dei turni”. Sono certo che daranno un grande aiuto ma è fondamentale che vengano istituiti concorsi specialistici per medici che desiderano venire a lavorare a Cetraro”.
Punto nascita di Cetraro: i numeri
Dal nuovo punto nascita il primario si aspetta almeno 1500 parti “anche la metà, anche un terzo andrebbe bene per iniziare poi il resto, se sarà di più, bisognerà meritarselo”. Il reparto è munito di nuovissime tecnologie e macchinari di ultima generazione compresi nuovissimi cardiotocografi, una culla da trasporto neonatale e soprattutto una nuovissima frigoemoteca.
Le due sale parto sono collegate alla sala operatoria; cosa difficile da vedere anche negli Hub ospedalieri più grandi. I posti letto per le gestanti sono 12, con una stanza dedicata anche ai disabili. Il reparto è suddiviso in due ale: una interamente dedicata alla ginecologica (già operativa) e un’altra esclusivamente destinata ad ostetricia. A mancare ora sono sole le mamme!