Franco Muto torna ai domiciliari: la Cassazione annulla con rinvio l’ordinanza che aveva revocato la misura
La prima sezione della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio al Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro l’ordinanza che aveva revocato la detenzione domiciliare per Franco Muto condannato a 20 anni in via definitiva
CETRARO (CS) – La Prima sezione della Corte di Cassazione ha annullato, con rinvio al Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro, l’ordinanza che aveva revocato i domiciliare per Franco Muto. Il “re del pesce”, 84 anni, lascia quindi il carcere, dove era stato associato circa quattro mesi fa, e tornerà a Cetraro per scontare i residui 10 anni ai domiciliari.
La Cassazione ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Michele Rizzo, che aveva contestato il provvedimento emesso nel settembre 2024 dallo stesso Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro con la quale si respingeva l’istanza di prosecuzione della detenzione domiciliare. Muto era stato condannato in via definitiva a 20 di reclusione dalla Corte d’Appello di Catanzaro per associazione mafiosa. Aveva ottenuto i domiciliari con un’istanza accolta dalla Procura generale della Corte d’Appello di Catanzaro e dai magistrati di sorveglianza di Cosenza e Sassari. Nel 2023 la Corte di Cassazione aveva rigettato il ricorso che era stato presentato dalla Procura generale contro il beneficio della detenzione domiciliare. Ora il Tribunale in altra composizione dovrà adeguarsi ai principi di diritto espressi dal Supremo Collegio relativi alla funzione della pena.