Fratellini di Paola affidati alla nonna paterna. Revocata la sospensione genitoriale al padre

È quanto ha deciso il Tribunale dei minori di Catanzaro. I due fratellini, dimessi ieri dall'Annunziata e sistemati in una struttura protetta andranno a vivere nell'abitazione della nonna paterna

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CATANZARO – Il Tribunale per i minorenni di Catanzaro ha revocato la sospensione della responsabilità genitoriale nei confronti del padre (mentre resta in vigore per la madre e la nonna materna), disponendo l’affido dei due fratellini di Paola alla nonna paterna. La decisione dei giudici arriva il giorno dopo le dimissioni dei due piccoli di 4 e 2 anni dall’Annunziata, il loro trasferimento (a questo punto temporaneo) in una struttura protetta e la revoca dell’affidamento dei minori ai Servizi Sociali del Comune di Paola. I piccoli andranno dunque a vivere a casa della nonna paterna e con la rimozione del divieto di incontri con i figli, anche con il papà biologico S.F.Z. difeso dall’avvocato Massimo Zicarelli. Il giudice ha delegato il Consultorio Familiare di Paola territorialmente competente, di prendere in carico i minori per assumere tutti gli interventi opportuni a tutela del benessere psicologico dei minori, al fine del superamento dei gravi traumi subiti.

Fratellini di Paola: padre e congiunti paterni estranei ai fatti

Le motivazioni della decisione sono nell’ordinanza dove il giudice scrive che «emerge chiaramente non solo l’assoluta estraneità ai gravi fatti in esame del padre e dei congiunti dal lato paterno (neanche indagati)». E viene spiegato che nonostante i cattivi rapporti con la madre del minore (e la resistenza di quest’ultima a consentire le relative frequentazioni), il padre ma soprattutto la nonna paterna «si sono subito preoccupati il 25 dicembre scorso per le condizioni di turbamento dei minori e per la tumefazione che uno dei due aveva sulla mano premurandosi di contattare il medico di famiglia per assicurare adeguate cure al minore nonché chiedere specificatamente alla madre contezza sulla causa delle constatate lesioni».

V’è di più: «la nonna, non paga delle spiegazioni ricevute, effettua anche un video nel quale riprende lo stato dei minori, all’evidente scopo di precostituirsi una prova che effettivamente esibisce alle Forze dell’Ordine nell’ambito delle indagini avviate. Non risulta  dunque in alcun modo giustificata l’ulteriore protrazione della sospensione della responsabilità genitoriale adottata, in via del tutto preliminare e d’urgenza, a carico del padre scrive il giudicee cioè anche in considerazione della valorizzazione della presenza della figura della nonna paterna dimostratasi senza ombra di dubbio tutelante ed accudente».

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