Grande partecipazione per la cerimonia di consegna dei quadri benedetti dal Papa all’Ospedale di Praia Mare
L'iniziativa organizzata nell'ambito del Giubileo 2025 "Pellegrini di Speranza". Presente il vescovo di Scalea Mons. Rega che ha Celebrato la Santa messa alla presenza delle Autorità locali, operatori sanitari, pazienti e familiari
PRAIA A MARE (CS) – Tantissima emozione e partecipazione alla cerimonia di consegna dei quadri benedetti da Papa Francesco presso l’Ospedale a di Praia Mare che si è tenuta ieri mattina. Il Vescovo di San Marco Argentano-Scalea, Mons. Rega, compagnato dal cappellano Don Maurizio Franco Laurito, ha prima visitato la struttura salutando gli ammalati e il personale che non poteva recarsi alla cerimonia. Successivamente insieme al cappellano, a Don Leonardo Grisolia e Padre Domenico Orlando ha celebrato la Santa Messa. Un momento promosso nell’ambito del Giubileo 2025 che é stato particolarmente sentito da tutti: accanto ai Medici, agli Infermieri, agli Oss, ai pazienti ed ai loro familiari c’erano infatti le Istituzioni Locali rappresentate dai Sindaci di Praia a Mare – che ha dato il benvenuto ai presenti – e Tortora, la Vicesindaca di Verbicaro, l’assessore alla sanità del Comune dell’Isola Dino, la Polizia locale di Praia e Tortora, i Carabinieri di Praia a Mare, la Guardia di Finanza della Tenenza di Scalea, i familiari di ex degenti e tanti altri cittadini arrivati da ogni dove.
Custodi dell’ambiente e delle persone
Nella sua omelia il successore degli Apostoli ha sottolineato l’importanza della Speranza in questo Anno Giubilare, rimarcando l’importanza di andare incontro all’altro. In riferimento ai manifesti funebri strappati ha sottolineato come si tratti di gesti di poca sensibilità, ciascuno di noi infatti é chiamato a essere “custode” dell’ambiente e delle persone contribuendo così alla creazione di un mondo più giusto, nessuno nasce cattivo! Carichi di emozione gli interventi del dott. Egidio Biagio Vanni della direzione sanitaria e del dott. Remigio Magnelli dell’ASP di Cosenza, i quali hanno sottolineato che quando c’è un problema o un disservizio i primi a essere mortificati sono i medici, che vorrebbero offrire il massimo delle cure.
Al termine della celebrazione sono intervenuti i rappresentanti del gruppo spontaneo – con il supporto l’Unione delle Associazioni della Riviera dei Cedri e del Pollino, l’Unpli Cosenza, la Pro Loco di Tortora, l’Associazione Alessandro Siciliano – che ha organizzato l’evento. Nel consegnare i quadri della Madonna che scioglie i nodi e San Camillo de Lellis, i referenti hanno voluto sottolineare come gli operatori sanitari del nosocomio praiese si distinguano non solo per la loro professionalità ma anche per l’umanità e per la disponibilità, l’idea di donare questi quadri infatti é sorta proprio dopo questa constatazione. È stata inoltre ribadita la condanna al vile gesto dello strappo dei manifesti funebri avvenuta a Scalea, in particolare di quelli dei medici e con cui si ringraziavano gli operatori sanitari. Come si ricorderà queste raffigurazioni avevano già accompagnato il gruppo composto da cittadini di Verbicaro e di tutta la Riviera dei Cedri nel pellegrinaggio a Roma, ma la benedizione al Santo Padre é stata chiesta proprio in risposta al tale gesto, non una ragazzata ma un’azione mirata, perché con il bene però si può vincere anche il male.
Particolare menzione meritano la Croce Rossa Italiana – sez. Alto Tirreno Cosentino e l’Associazione Sanità é Vita, non solo per la loro presenza ma soprattutto perché con le loro attività ogni giorno supportano gli operatori sanitari, insieme all’Associazione Operatori Volontari Forze di Polizia che in occasione degli eventi collabora per la sicurezza. Presente anche numerosi rappresentanti della stampa locale e regionale, sempre vicini alle iniziative dei cittadini. Una giornata che si può definire storica e che rimarrà nel cuore di molti, l‘auspicio é che questi quadri donati come “segni di speranza” facciano interrogare le coscienze di chi ha responsabilità a qualsiasi livello e donino conforto agli operatori sanitari, ai pazienti ed ai loro familiari che si troveranno in Ospedale.