La Provincia fa chiarezza sul tentativo di sgombero dell’ex scuola Pisani di Paola: “Occupata illegalmente”
La concessione era stata data un decennio fa a delle associazione con finalità socio sanitarie ma ora l'Ente vuole vendere la struttura all'Asp di Cosenza per realizzare un ambulatorio
PAOLA (CS) – Dopo il tentativo di sgombero sull’ex scuola dell’Ipstc “Padre Tarcisio Pisani” di Paola da parte del comandante della polizia provinciale Rosario Maranao, a cui si sono opposte delle associazioni presenti all’interno, la Provincia di Cosenza vuole fare chiarezza sulla situazione.
“L’ex sede scolastica dell’Ipstc “Padre Tarcisio Pisani” di Paola, di proprietà provinciale, attualmente occupata da alcune associazioni senza alcun titolo legale valido. L’immobile rappresenta un patrimonio pubblico fondamentale per la comunità, che la Provincia di Cosenza ha accettato di vendere all’Azienda Sanitaria Provinciale per realizzarvi i nuovi locali del Poliambulatorio che rappresenterebbe un servizio fondamentale per la tutela della salute dei cittadini paolani e non solo. L’occupazione senza titolo quindi non solo viola le normative vigenti, ma compromette anche la possibilità di utilizzare l’immobile per fini primari di utilità socio-sanitaria, come previsto dai nostri obiettivi istituzionali.
“Concessione gratuita poi tramuta in onerosa per una mancata coerenza”
Giova ricordare che l’iniziale concessione in comodato d’uso gratuito ad alcune associazioni locali era subordinato – come da convenzione – proprio al perseguimento da parte delle stesse di obiettivi ed iniziative di carattere socio-sanitario, tanto è vero che l’ex Presidente Iacucci aveva incaricato il Comune di Paola della verifica di coerenza socio-sanitaria dell’attività delle Associazioni stesse. Coerenza non dimostrata, circostanza che ha indotto a suo tempo la Provincia di Cosenza al trasferimento della concessione a titolo oneroso al Comune di Paola, con incarico allo stesso di verificarne il pagamento da parte degli occupanti.
Verifiche mai avvenute e pagamenti mai effettuati hanno indotto il nostro Ente ad avviare la procedura di sgombero, a tutela del proprio patrimonio e per garantire il rispetto delle leggi. L’occupazione abusiva non può essere tollerata, in quanto mina i principi di legalità e ordine pubblico. Ammesso e non concesso che il Tribunale di Paola condividesse la linea dei ricorrenti sul cambio del titolo giuridico e sul concetto di locazione sei più sei – cambio mai verificatosi formalmente – gli stessi sarebbero comunque occupanti morosi e allo stato attuale senza titolo.
Al di là delle beghe e contrapposizioni giuridiche che saranno risolte dai giudici, va però sottolineato che questi signori, dopo aver occupato l’immobile per dieci anni e a spese della collettività per fare non si sa che cosa, oggi vogliono privare Paola e il Comprensorio di un servizio pubblico vitale. Altre due Associazioni – la Croce Rossa Italiana e gli Amici del Cuore – consapevoli dell’importanza di un Poliambulatorio per la tutela della salute pubblica, si sono trasferiti a Fuscaldo senza alcuna protesta. Questa la differenza fra chi persegue davvero il bene pubblico e chi, invece, coltiva il proprio personale orticello”.