Orsomarso: cittadini chiedono un Postamat Atm presso l’ufficio postale. La lettera a Mattarella
A scrivere al Capo dello Stato è Antonio Pappaterra, presidente dell'associazione "La Scossa Alto Tirreno Cosentino" e socio dell'associazione Orsolab Orsomarso
ORSOMARSO (CS) – Un semplice Postamat al centro della richiesta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’appello in una lettera per “l’abbattimento del divario digitale e dei servizi di Poste Italiane nel Comune di Orsomarso”. Nel testo della missiva di Antonio Pappaterra, presidente “Ass. La Scossa” Alto Tirreno Cosentino, si legge “Il Comune di Orsomarso in provincia di Cosenza, i suoi monti, la Riserva Naturalistica Orientata della Valle del Fiume Argentino, all’interno del Parco Nazionale del Pollino, sono da tempo riconosciuti come un patrimonio geo – naturalistico nazionale ed Europeo Unico. Grazie al lavoro di promozione culturale e turistico che le istituzioni e gli operatori come me fanno ogni anno, l’area è meta di numerosi turisti, che non possono, però, usufruire di nessun tipo di servizio digitale finanziario oltre gli orari di ufficio”.
“Il disagio non è solo sentito dai visitatori, ma principalmente dalla cittadinanza che già da diversi anni chiedeva agli organi competenti di Poste Italiane l’installazione di un “semplice” Postamat Atm presso l’ufficio postale.
Nel 2022 una petizione popolare
“Premesso ciò, a seguito delle incessanti richieste specificate, con l’Associazione Orsolab Orsomarso APS nel 2022 veniva promossa una petizione popolare in cui si richiedeva l’installazione di un Postamat Atm , al fine di combattere il fenomeno dello spopolamento del borgo, di contribuire a migliorare i servizi nel territorio già carente e quindi incentivare l’economia circolare nel centro montano, sostenendo cosi anche la permanenza di eventuali nuovi residenti”.
“La Petizione firmata dalla cittadinanza, apprezzata dai gruppi consiliari di minoranza e maggioranza in seno al consiglio comunale locale e condivisa dal Sindaco di Orsomarso, Alberto Bottone, sollecitava, poi anche con proprie missive istituzionali, gli uffici competenti di Poste Italiane, ad esaudire la richiesta che tutt’ora oggi, a distanza di anni, resta appesa, con grande amarezza, dentro gli uffici della dirigenza di Poste Italiane”.
“Considerando che da tempo l’Azienda dello “Stato” e quindi degli Italiani “Poste Italiane s.p.a. vanta progetti come “Polis” , dove si annunciano obiettivi di favorire coesione economica, sociale e territoriale del Paese, superamento del digital divide nei piccoli centri come Orsomarso e che con questo magnifico traguardo si contribuirà alla transizione “low carbon” dell’economia di tutta la nazione, si spera che attraverso questo appello alla S.V.I. il territorio non ne resti ancora una volta escluso. Per questo motivo, caro Presidente – conclude la lettera – ribadendo la mia stima personale nei Suoi confronti come “ultimo faro di speranza” per gli ultimi come me che tentano di resistere con propri mezzi ed a proprie spese nel profondo sud montano della Calabria ed esprimendo massima fiducia nel ruolo che la Costituzione le ha concesso come garante di “Uguaglianza” di tutti gli Italiani, spero possa accogliere l’Appello e sollecitare attraverso i Suoi Uffici una solerte soluzione del problema che relega piccole comunità come quella di Orsomarso a restare indietro rispetto al resto della Nazione”.