Ospedale di Praia a Mare, la denuncia: “lavoratrici costrette ad arrampicarsi sui terrazzi per pulire”

Giuseppe Valentino, segretario Generale Filcams Cgil Calabria, denuncia le condizioni di lavoro dei dipendenti delle pulizie all'interno del nosocomio del tirreno cosentino

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PRAIA A MARE (CS) – “Ieri mattina si è tenuta l’assemblea sindacale delle lavoratrici della cooperativa “Il Faro”, che gestisce l’appalto di pulizie presso l’ospedale di Praia a Mare. La notizia che questa struttura, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, verrà finalmente restituita alla comunità, dopo la chiusura voluta nel 2012 dall’allora Commissario e Governatore Scopelliti, rappresenta una vittoria per la salute pubblica e per la Calabria. Sappiamo, tuttavia, che sarà necessaria una vigilanza costante, visti i ritardi e le gravi mancanze nell’azione dell’attuale Commissario e Governatore Occhiuto sul tema della sanità. Troppe volte abbiamo visto proclami che ignorano la realtà e le condizioni effettive in cui operano cittadini e lavoratori”. Così scrive in una nota Giuseppe Valentino, segretario Generale Filcams Cgil Calabria.

La qualità delle condizioni lavorative è una questione concreta e urgente: negli appalti pubblici di bassa qualità, come quello per le pulizie e la sanificazione, le lavoratrici devono sopportare un ambiente lavorativo degradante e condizioni economiche che non permettono loro di uscire dalla povertà. Ora che l’appalto è in scadenza e si andrà a una nuova gara, confidiamo che, supportati da questa buona notizia, si cambi registro e si restituisca la dignità negata a lavoratrici che, per guadagnarsi quel poco che spesso non basta nemmeno per sopravvivere, non debbano più rischiare la propria salute e sicurezza.

Le condizioni fatiscenti in cui versa attualmente la struttura ospedaliera – sulle quali l’ente appaltante ha il dovere di intervenire – hanno portato a richieste assurde e pericolose. Le lavoratrici, infatti, vengono “inviate” (per usare un eufemismo) ad arrampicarsi sui terrazzi per pulire i canali di scolo e impedire all’ospedale di allagarsi durante le piogge. Questa situazione è grave di per sé, ma lo è ancor di più se si considera che coinvolge persone spesso non più giovani, che dovrebbero essere tutelate anziché esposte a rischi evitabili. È inaccettabile che, in una struttura pubblica destinata alla cura e alla salute, chi vi lavora debba mettere in pericolo la propria. La Filcams CGIL Calabria ribadisce con forza il proprio impegno a tutelare chi lavora negli appalti di servizi, consapevole che la difesa della dignità e della sicurezza delle lavoratrici è un passo fondamentale per salvaguardare la nostra terra e i diritti di tutti i cittadini.

 

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