Praia a Mare, Italia Nostra Alto Tirreno Cosentino: «Gigli di Mare tra rifiuti e imbarcazioni abbandonate»

L'area interessata dai Gigli di Mare si presenta allo stato in una situazione di grave precarietà ricoperta da rifiuti, resti di potature e addirittura da ancoraggi

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PRAIA A MARE (CS) – “Abbiamo osservato con attenzione ed interesse l’intervento della Guardia Costiera di Maratea, dei Carabinieri Forestale di Scalea e della Polizia locale per la rimozione di imbarcazioni da diporto presenti abusivamente sul Demanio marittimo. Il nostro interesse era rivolto esclusivamente ad osservare che fine facessero le imbarcazioni posizionate abusivamente dai proprietari sulle aree dunali popolate dai gigli di mare in violazione della legge regionale di tutela. Abbiamo denunciato più volte questo fenomeno, e lo abbiamo fatto anche in modo pubblico di recente”. E’ quanto scrive su Facebook “Italia Nostra Alto Tirreno Cosentino”.

“Non sappiamo se le operazioni siano terminate perché ancora sono presenti alcune imbarcazioni in un’area donale sottomarlane come evidenziato dalle foto allegate. Ci auguriamo pertanto che vengano rimosse per non danneggiare ulteriormente i Gigli di Mare presenti, alcuni dei quali addirittura coperti da un’imbarcazione rovesciata”.

L’area ripulita già tre volte dai volontari

“Ne approfittiamo per dire che l’area interessata dai Gigli di Mare si presenta allo stato in una situazione di grave precarietà, come evidenziato, ricoperta da rifiuti, da resti di potature, e addirittura da ancoraggi. Almeno tre volte Italia Nostra con i suoi volontari ha ripulito quest’area ma ogni volta è punto e a capo. Purtroppo non troviamo alcuna collaborazione dal comune di Praia a Mare che dimostra di non avere alcun interesse per la tutela di questa pianta protetta, come dovrebbe, anzi tutt’altro”.

“È evidente che se le aree dunali interessate da questa specie di pregio e di grande valore naturalistico non vengono protette, almeno con una delimitazione che ne segnali la presenza e dei cartelli informativi, continueranno ad essere degradate ed utilizzate come aree di sversamento di rifiuti ed utilizzate per scopi non consentiti. Ci sono comuni molto sensibili alla tutela dell’ambiente che hanno valorizzato e fatto luogo di attrazione turistica di queste aree naturalistiche. Purtroppo noi non abbiamo questa fortuna”.

“Il comune di Praia a Mare ha stipulato una convenzione con il WWF per visite naturalistiche guidate a pagamento sull’isola Dino per far conoscere tra l’altro alcune specie vegetali quali la primula palinuri ed il garofano delle rocce (dianthus lupicola) che sono protette dalla stessa legge regionale che protegge i gigli di mare. Perché sull’isola Dino queste specie si proteggono mentre sul litorale vengono lasciate al degrado ed è alla distruzione.
Chiediamo al WWF di unirsi a questa battaglia che da tempo Italia Nostra sta conducendo nel comune di Praia e altrove per impedire che queste piante vengano fatte scomparire”.

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