Praia a Mare, la denuncia: cartelli area di alaggio per le piccole imbarcazioni dove crescono i gigli di mare

Nuova denuncia da "Italia Nostra - Sezione Alto Tirreno Cosentino": «Ora siamo veramente indignati. O questi del comune non conoscono i Gigli di Mare, o sono ciechi, o lo fanno apposta per danneggiarli»

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PRAIA A MARE (CS) – Nuova denuncia da “Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno Cosentino” sulla zona dunale dove crescono i gigli di mare. “Hanno individuato e delimitato, in violazione di legge, con due cartelli l’area di alaggio per le piccole imbarcazioni gran parte all’interno della zona dunale dove crescono i gigli di mare, purtroppo tra rifiuti e quant’altro essendo quest’area completamente abbandonata anche se a pochi passi dal lungomare e dalla pista ciclabile in località sottomarlare”.

Un’area di alaggio comporta il trasporto delle imbarcazioni con mezzi meccanici o fuoristrada, il continuo calpestio, l’uso di ancoraggi cementizi, lo stazionamento delle barche spesso capovolte, tutte operazioni che danneggiano e distruggono i Gigli di Mare oltre che a portare rifiuti e quant’altro”.

“Con chilometri di spiaggia a disposizione guarda caso la zona di alaggio B1 doveva ricadere proprio su queste piante protette da una specifica legge regionale ben nota ai nostri del comune. E nemmeno possiamo dire che questi non sapevano del posizionamento di quest’ area di alaggio proprio sui gigli di mare, in quanto con nota PEC del 27 settembre 2023, lo avevamo specificamente segnalato al sindaco, all’Ufficio Tecnico e Demanio, alla Pulizia Municipale”.

“Lo fanno apposta?”

“Vi è forse l’intenzione di distruggere questa pianta protetta in violazione della legge? Perché tanto accanimento? Ci sono forse mire su quest’area? Lo vedremo a breve con l’approvazione del nuovo piano spiaggia – spiegano con un post su Facebook i componenti di Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno Cosentino – dove, che si sappia, queste aree devono essere riportate e protette come vuole, non Italia Nostra, ma la legge”.

Chiediamo ai Carabinieri Forestali di Scalea, alla Guardia Costiera , alla Polizia Municipale, all’ufficio tecnico comunale, di intervenire facendo spostare in altro punto del litorale l’area di alaggio di cui alle foto per le ragioni che abbiamo esposto. Tra macchine pulisci spiaggia, tra ruspe e sbancamenti ripetuti contro questa pianta protetta di grande pregio naturalistico, che è anche un formidabile baluardo contro l’erosione costiera, qui non siamo più di fronte a infrazioni amministrative sanzionabili con delle multe pecuniarie. A nostro avviso siamo di fronte a dei veri e propri reati ambientali”.

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