NAPOLI – Maxi inchiesta sul presunto traffico di droga. Dopo oltre 14 anni di udienze, rinvii e trasferimenti, si è concluso il processo di primo grado sulla presunta rete di hashish tra Marano di Napoli, la Calabria e la Sicilia, che vedeva coinvolti 26 imputati.
La prima sezione penale del Tribunale di Napoli, presieduta dal giudice Maurizio Conte, ha pronunciato una sentenza che ribalta le ipotesi accusatorie iniziali: assolti la maggior parte degli imputati, tra cui Filippo Nuvoletta, ritenuto dagli investigatori vicino all’omonimo clan, e gli imputati Angelo Manco (difeso dall’avvocato Gennaro De Falco) e Francesco Passero (difeso dall’avvocato Marialaura Masi).
Quattro condanne nel processo per traffico di droga
Al termine del lungo dibattimento sono state emesse quattro condanne:
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Ivan Bonaccorsi – 21 anni
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Gena Caponnetto – 6 anni
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Giuseppe Di Costanzo – 10 anni
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Salvatore Zangone – 11 anni
Perché il processo è durato 14 anni
La durata eccezionale del procedimento è legata ai continui spostamenti di sede. Originariamente nato a Napoli, il processo era stato trasferito a Catanzaro, dove i giudici sollevarono una questione di incompetenza territoriale. La Corte di Cassazione accolse l’eccezione, riportando definitivamente il fascicolo a Napoli, dove oggi è arrivata la sentenza di primo grado.
