Ingegnere geotecnico, è uno dei 21 nuovi ricercatori assunti dall’Unical: tornerà in Italia e in Calabria dopo 7 anni in California
ARCAVACATA (CS) – Dopo 7 anni trascorsi a Los Angeles, l’ingegnere Zimmaro rientra in Italia per lavorare come ricercatore presso l’Università della Calabria. L’ex cervello in fuga scrive una lettera di ringraziamento inviata al rettore Nicola Leone, in cui racconta la sua storia.
“Caro Rettore, – si legge nella missiva – grazie mille per la comunicazione e gli auguri! Sono contentissimo di diventare un ricercatore UniCal! Dopo sei (quasi sette) anni negli Stati Uniti, non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura. Come forse lei saprà sono ricercatore (Project Scientist e Lecturer) presso la University of California, Los Angeles (l’università pubblica numero uno al mondo in questo momento). Negli ultimi due anni ho avuto molte offerte per andare via da UCLA, incluse alcune offerte da importanti centri di ricerca e università americane (anche nella top ten delle classifiche mondiali). Ho sempre ritenuto di voler rimanere a Los Angeles a lungo termine per la qualità degli studenti che ho la fortuna di supervisionare, il livello scientifico generale, ma anche per le opportunità che questa area offre ad un ingegnere geotecnico sismico come me. La California è dopotutto un laboratorio di ingegneria sismica a cielo aperto.
Tuttavia, quando si è presentata l’opportunità di tornare in Italia, e farlo tornando all’UniCal (non sarei andato in altre università Italiane), non ho avuto dubbi. La Calabria, come la California, è una delle zone al mondo con la sismicità più elevata ed è caratterizzata da una alta pericolosità sismica ed un rischio ad essa collegato ancora più elevato. Inoltre, la Calabria è una terra in cui approcci di rischio multi-hazard (di cui mi occupo da anni) possono essere sperimentati ed implementati vista la presenza di sistemi infrastrutturali distribuiti sul territorio e varie sorgenti di rischio infrastrutturale (oltre ai terremoti, erosione costiera, frane indotte da pioggia, etc.). Infine, avrò la possibilità di usufruire del programma per il Rientro dei Cervelli. Sono sicuro che avrò collaborazioni scientifiche di alto livello con colleghi all’UniCal (con alcuni dei quali già intrattengo collaborazioni su vari argomenti di ricerca) e che troverò un ambiente ideale nel Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente guidato dal professor Mendicino.
Ovviamente sono motivato a fare fruttare tutte le connessioni internazionali che ho creato negli anni e contribuire a migliorare, se possibile, il profilo di internazionalizzazione dell’UniCal. Di sicuro continuerò collaborazioni scientifiche con colleghi Americani e spero di riuscire a coinvolgerli in progetti di ricerca Italiani e/o Europei. Inoltre, continuerò a lavorare ad alcuni importanti progetti di ricerca di cui mi sto occupando adesso. Tra gli altri, un progetto finanziato dalla NASA, di cui sono il responsabile, che punta all’utilizzo di dati radar da satellite per la definizione e il riconoscimento danni a seguito di eventi distruttivi (come terremoti, incendi ed eventi di piena) ed un progetto finanziato dalla Nuclear Regulatory Commission sull’utilizzo (per la prima volta in Ingegneria sismica) di database relazionali per organizzare dati di osservazioni post-sisma. Spero che io e la mia famiglia riusciremo a tornare prestissimo in Italia e di poterci conoscere di persona. La sua leadership è già evidente nelle azioni intraprese dall’UniCal negli ultimi tempi e sono certo che potrò contribuire alla crescita dell’Ateneo fin da subito. Questo è di sicuro il mio obiettivo!”