I carabinieri di Cosenza all’Unical per la ‘Notte Europea delle Ricerca’ – VIDEO

Nell’ambito della manifestazione l’Arma ha partecipato con un doppio stand espositivo con particolare focus sulle indagini scientifiche all’interno della scena del crimine

RENDE (CS) – Notte Europea delle ricercatrici e dei ricercatori “SuperScienceMe: Research is your elevation”: è l’evento che si sta svolgendo oggi, venerdì 27 settembre all’Unical, lungo Corso Mazzini e nelle strade del “Centro Storico” di Cosenza. La manifestazione, giunta alla sua undicesima edizione, ha visto protagonista attiva l’ateneo cosentino in partenariato con gli altri atenei calabresi, con l’Università della Basilicata, la Regione Calabria ed il CNR. L’evento di caratura europea, promossa dalla Commissione Europea con 15 voti su 15, ha ad oggetto la promozione della ricerca scientifica e la sua integrazione con il benessere e lo sviluppo sociale, ponendo una particolare focale sulle tematiche della sostenibilità e dell’inclusione.

Nell’ambito della manifestazione l’Arma ha partecipato con un doppio stand espositivo presso il quale è stato proposto un tour che ha incluso dimostrazioni di carattere scientifico organizzate e proposte dagli addetti ai rilievi del dipendente Nucleo Investigativo, dal Nucleo Artificeri del Comando Provinciale di Cosenza, dai NORM delle Compagnie Carabinieri di Rende e Cosenza, nonché una presentazione, curata dal Comparto Forestale, sulle aree tematiche ispirate alla tutela dell’ambiente, della salute e della qualità della vita, alla difesa e salvaguardia delle aree territoriali e del suolo, alle attività di prevenzione incendi, alla cura degli oceani e della biodiversità marina, alla corretta gestione delle risorse .

Gli specialisti del Dipendente Nucleo Investigativo, nonché il Comandante della Compagnia Carabinieri di Rende, hanno mostrato ai presenti alcune delle attività svolte dall’Arma dei Carabinieri con un particolare focus sulle indagini scientifiche all’interno della Scena del Crimine. Tra le curiosità dei neo-laureati, dei frequentatori dei corsi di laurea dell’ateneo e degli studenti delle ultime classi della scuola media superiore, è emerso un forte interesse per le attività a più spiccato indice operativo svolte dall’Arma dei Carabinieri e per le indagini finalizzate alla ricostruzione del crimine.

Le prove pratiche sull’esaltazione delle impronte latenti, tramite esaltazione di quelle dei visitatori su semplici fogli di carata A4, hanno attirato un forte interesse tanto da incuriosire anche i ricercatori delle altre aree espositive. Gli stand dell’Arma hanno ricevuto la visita del rettore Unical, il Prof. Nicola Leone, che si è intrattenuto con il Comandante Provinciale di Cosenza, Colonnello Andrea Mommo, gli Ufficiali e il personale impegnato nell’attività promozionale, assistendo anche ad alcune prove dimostrative.

CARABINIERI UNICAL

L’Università della Calabria, realtà affermata, in continua evoluzione è stata capace di accogliere migliaia di visitatori, consentendo agli ospiti di effettuare tour nei laboratori ed assistere alle attività dimostrative ed educative predisposte presso il Ponte Bucci ed a Cosenza lungo Corso Mazzini. La Notte Europea delle ricercatrici e dei ricercatori rientra a pieno titolo nelle attività dell’Unical orientate al massimo sviluppo della ricerca finalizzata al massimo miglioramento delle condizioni dell’umanità. La linea, tracciata già nei precedenti anni dal Rettore Nicola Leone non è basata esclusivamente sullo sviluppo delle infrastrutture deputate alla ricerca, ma anche allo sviluppo delle competenze e dell’innovazione didattica, in un quadro che ha inteso coinvolgere sinergicamente tutti gli attori istituzionali della Provincia – finanche le Forze dell’Ordine e, tra queste, l’Arma dei Carabinieri – interagendo, secondo le linee programmatiche della cosiddetta terza missione, con il mondo imprenditoriale, promuovendo la creazione e lo sviluppo delle imprese del territorio e la totale copertura di tutti i settori dell’innovazione tecnologica, creare le migliori condizioni per il rientro dei “cervelli in fuga” e sviluppando servizi di qualità finalizzati a promuovere una didattica funzionale a garantire il ruolo di ascensore sociale dell’Università stessa nei confronti dei giovani calabresi.

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