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‘Mamma Santissima’, nelle intercettazioni i nomi di Gasparri e Alemanno

alemanno gasparri

Nelle carte dell’indagine condotta stamane dal Ros e dai Carabinieri di Reggio Calabria e coordinata dalla Procura della Repubblica Direzione distrettuale antimafia figurano anche i nomi dei due politici.

 

REGGIO CALABRIA – Ci sono i nomi del vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri, e dell’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, nelle carte dell’indagine ‘Mamma Santissima’, condotta stamane dal Ros e dai Carabinieri di Reggio Calabria e coordinata dalla Procura della Repubblica Direzione distrettuale antimafia (leggi qui). I due politici, nessuno dei quali risulta indagato, vengono citati più volte per confermare l’ipotesi accusatoria, ovvero la capacità di a Paolo Romeo e Alberto Sarra, arrestati in quanto ritenuti componenti della struttura segreta che fiancheggiava il vertice della ‘ndrangheta reggina, di imporre loro uomini di fiducia nelle istituzioni. I nomi dei due esponenti politici nazionali ricorrono in diverse intercettazioni con riferimento alla tornata elettorale del 2004, per il rinnovo del parlamento europeo. Nel collegio meridionale, i candidati di riferimento del centro-destra erano Gasparri, Alemanno e Umberto Pirilli, che era all’epoca assessore regionale in Calabria. I primi due, pur avendo vinto le elezioni, rinunciarono a favore di Pirilli. In una conversazione tra Romeo e Sarra, il primo chiariva che il secondo doveva entrare in consiglio regionale, con la prospettiva di fare l’assessore in seguito a un rimpasto “perché Peppino ha già posto il problema a Gasparri” ossia “che la provincia di Reggio non può restare senza assessore”.
 

Secondo l’accusa, Alberto Sarra aveva appoggiato Pirilli e Alemanno, secondo un disegno condiviso con Paolo Romeo, che miravano da un lato a consentire a Sarra di assumere un incarico da assessore regionale, e dall’altro a impedire a Giuseppe Scopelliti di abbandonare l’incarico di sindaco di Reggio Calabria, che suo malgrado aveva dovuto accettare, per candidarsi alle europee. In quell’occasione, l’attuale senatore Antonio Caridi, anch’egli destinatario di una misura cautelare non eseguita in attesa dell’autorizzazione del Senato, avrebbe appoggiato Gasparri. Sarra nel 2002 subentrò a Scopelliti come consigliere regionale. Successivamente, nel 2004, a seguito della sua elezione al Parlamento europeo dopo la rinuncia di Fini, Gasparri e Alemanno, subentrò a Pirilli nell’incarico di assessore regionale. Il nome di Gasparri, inoltre, viene fatto ai pm da un collaboratore di giustizia, Salvatore Aiello, direttore operativo della società mista ‘Fata Morgana’, in merito a un’assunzione che il sindaco Scopelliti avrebbe chiesto per un cameriere di un noto bar, che secondo quanto dichiarato dal collaboratore era ‘amico intimo’ di Gasparri.
 

Perquisita la casa di Scopelliti

I carabinieri del Ros e quelli del Reparto operativo di Reggio Calabria hanno eseguito una trentina di perquisizioni. Le perquisizioni si sono svolte anche a casa e nell’ufficio dell’ex presidente della Giunta regionale di centrodestra Giuseppe Scopelliti. Scopelliti, secondo i magistrati della Dda reggina, sarebbe stato sostenuto in più elezioni dal direttorio della ‘ndrangheta in quanto ritenuto “gestibile”. Gli inquirenti non hanno voluto dire se Scopelliti sia indagato o meno.

L’ordigno realizzato con tre panetti di tritolo confezionati con un nastro adesivo ma privi di innesco, trovati nell’ottobre del 2004 in un bagno del Comune di Reggio Calabria quando Giuseppe Scopelliti era sindaco, viene riletto adesso dagli investigatori alla luce delle risultanze dell’inchiesta Mamma Santissima. Secondo gli investigatori, quell’esplosivo sarebbe stato un avvertimento che arrivava dal gruppo Romeo-De Stefano per ottenere un duplice effetto: da una parte condizionarlo e dall’altro per configurarlo come un amministratore bersaglio della ‘ndrangheta favorendone l’ascesa politica.

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