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Blocco neve sull’A3, Tansi: “richiesta Pm mette la parola fine a sterili polemiche”

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Carlo Tansi, responsabile della protezione civile regionale, aveva già commentato duramente la mancata operatività e tempestività di interventi dell’Anas, il 19 gennaio scorso quando decine di auto e mezzi rimasero intrappolati in mezzo alla neve sull’A3

 

CATANZARO – Tansi ha voluto commentare la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Cosenza (LEGGI QUI LA NOTIZIA) nei confronti di Vincenzo Marzi (capo compartimento dell’ufficio Anas per l’A3) e per Nicola Nocera, (dirigente dell’area tecnica esercizio compartimento), ritenuti responsabili del blocco causato dall’abbondante nevicata caduta nel gennaio scorso, di un tratto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Una notizia ha dichiarato Tansi “che mette fine ad inutili polemiche”.

 

La richiesta dei Pm di rinviare a giudizio i dirigenti ANAS per i disagi creati a migliaia di automobilisti intrappolati il 19 gennaio scorso sulla autostrada A3 a seguito della nevicata del gennaio scorso, legittima e consolida la credibilità della Protezione civile della Regione – ha sottolineato l’ex geologo del CNR –  che in quella circostanza, oltre ad avere previsto la nevicata con due giorni di anticipo, aveva messo a disposizione tutti i suoi mezzi e suoi uomini migliori, impossibilitati ad accedere alla A3, di esclusiva competenza dell’ Anas“.

 

Il responsabile della Protezione civile regionale, sottolinea inoltre come “Nonostante l’A3 non fosse di sua competenza, come è accaduto anche in altri contesti, al di là delle responsabilità, la Protezione civile regionale è generosamente intervenuta, con spirito di servizio, a tutela dei calabresi. La richiesta del Pm mette la parola fine alle sterili e strumentali polemiche, di matrice politica, che hanno tentato, invano, di delegittimare la Protezione civile regionale, il cui costante impegno quotidiano per contrastare le calamità naturali e antropiche che affliggono la regione a più alto rischio d Italia è, nei fatti, sotto gli occhi di tutti i calabresi“.

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