Non si placa la bufera sul viadotto Cannavino, il cosiddetto ‘ponte di Celico’ nonostante le rassicurazioni dell’Anas. L’evidenza è che quel viadotto presenta un avvallamento a dir poco ‘inquietante’
COSENZA – Nel dibattito sulla pericolosità del viadotto Cannavino sito al chilometro 42,700 della strada statale 107 Silana Crotonese all’altezza di Celico si inserisce anche il senatore dell’Italia dei Valori, Francesco Molinari che pone ancora una volta un interrogativo abbastanza diffuso: “Cosa stiamo aspettando? Che sia troppo tardi?”. “E’ sotto gli occhi di tutti, in modo evidente – dice Molinari – la pericolosità degli evidenti segni di cedimento strutturale con l’abbassamento del livello stradale all’altezza della campata centrale e poiché il Presidente del Consiglio ha annunciato la disponibilità di 1,2 miliardi di euro utili anche per la Calabria, credo sia il caso di utilizzarne qualcuno per evitare che i danni siano irreversibili e che si piangano i morti dopo”.
Francesco Molinari, è intervenuto ai microfoni di Rlb Radioattiva, per sottolineare ancora una volta il ruolo di Anas in questa vicenda, chiamata a fornire ‘spiegazioni’ concrete sulla pericolosità del viadotto di Celico
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Intanto l’Italia dei Valori, ha presentato un‘interrogazione al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio per intervenire “nell’immediato alla messa in sicurezza della viabilità cittadina in quanto il ponte è percorso quotidianamente da mezzi leggeri e pesanti ed è una delle principali vie che non solo collega le due coste della Calabria, ma è una arteria primaria per raggiungere la Sila oltre che ad essere attraversata da migliaia di studenti pendolari che si recano all’università. Questa volta – ha concluso il senatore dell’Idv – il disastro si puo’ evitare, diamoci da fare, in caso contrario Idv presenterà un esposto all’Anas”.
