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Salvati a nuoto turisti russi intrappolati tra gli scogli

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CAPO VATICANO – Si è conclusa nel migliore dei modi la disavventura in cui due turisti russi, in vacanza presso un villaggio turistico di Ricadi, si sono imbattuti nel pomeriggio di ieri.

Mentre il battello di stanza nel periodo estivo nel porto di Tropea per l’operazione “Mare Sicuro”, con a bordo il Sottufficiale Francica e il Sottocapo Pileggi, era in vigilanza nelle acque antistanti il promontorio di Capo Vaticano, veniva allertato a gesti da due bagnanti a bordo di un natante, che segnalavano la richiesta di soccorso di due persone che si trovavano sulla scogliera sotto il faro di Capo Vaticano. Immediata la risposta dell’equipaggio del battello della Guardia Costiera, che si avvicinava alla scogliera, verificando che sul citato tratto di costa, raggiungibile solo a nuoto, erano presenti due bagnanti impauriti, che richiedevano assistenza, ma il moto ondoso in aumento da Nord ovest, impediva al gommone di potersi avvicinare a non più di 20 metri dagli stessi. Verificata la difficoltà nell’operare, i militari informavano della situazione la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, che constatata la fase di soccorso, passava il coordinamento delle attività alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Gioia Tauro. Per collaborare alle difficili operazioni di salvataggio dei due turisti russi, la Capitaneria di Porto di Gioia inviava in zona la Motovedetta dei carabinieri la quale giunta in area dopo circa 15 minuti, iniziava, congiuntamente al battello della guardia costiera, le non facili operazioni di recupero dei due bagnanti. Infatti, stante il moto ondoso in aumento, che nel frangere sulla costa a picco creava onde dell’altezza di circa due metri, e la presenza della scogliera soffolta, non consentiva alle due unità di soccorso di avvicinarsi per eseguire il recupero dei due bagnanti, i quali, in notevole stato di panico, non riuscivano a prendere il mare per avvicinarsi ai mezzi navali. Da li la decisione del soccorritore Francica, che considerata la situazione e lo stato del mare che andava sempre più peggiorando, si lanciava in mare e tra le onde raggiungeva a nuoto la scogliera e i due turisti. Al fine di meglio procedere alle operazioni di recupero, la motovedetta faceva pervenire al soccorritore i giubbotti di salvataggio, mentre dal battello venivano lanciate in acqua due salvagenti anulari. Fatti indossare i giubbotti e raggiunto un punto della scogliera più riparato dal moto ondoso, le due persone, accompagnate dal guardacoste, prendevano il mare e riuscivano, per mezzo delle cinture e della sagola lanciate dai mezzi navali, ad avvicinarsi il primo alla motovedetta e il secondo al gommone, che, nel contempo, con notevole perizia marinaresca manovravano tra le onde alte e i massi soffolti, per avvicinarsi il più possibile ai due bagnanti e al guardacoste. Una volta a bordo delle unità, e passato il grande spavento, i due bagnanti venivano riaccompagnati sulla spiaggia antistante il complesso turistico ove si trovavano in ferie, ringraziando l’operato dei guardacoste, che sono riusciti a portare soccorso in condizioni non facili. Ancora una volta i militari della Guardia Costiera sono riusciti a garantire la salvaguardia della vita umana in mare, sale, infatti a 20 il numero delle persone soccorse durante l’operazione Mare Sicuro nelle acque della splendida “costa degli dei”, che oltre a garantire ai numerosissimi bagnanti e diportisti degli scenari naturali mozzafiato, nasconde, comunque, come in questo caso, anche delle insidie e dei pericoli. E’ opportuno, aggiungono nella nota i Comandanti della Capitaneria di Porto di Vibo e Gioia, non avventurarsi in escursioni pericolose, evitando di salire su promontori rocciosi, ovvero su scogliere, al fine di evitare inutili rischi. Si concluderà il prossimo otto settembre l’operazione Mare Sicuro 2013, ma non si fermerà l’attività di soccorso che gli uomini e le donne della Guardia Costiera, garantiscono quotidianamente, senza soluzione di continuità, ai numerosi bagnanti e diportisti che affollano il litorale della Provincia di Vibo e della Piana di Gioia Tauro.

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