Due distinti atti intimidatori sono stati compiuti ai danni di un imprenditore turistico alberhghiero e di una dirigente dell’Istituto Nazionale di Previdenza sociale.
VIBO VALENTIA – Una testa mozzata di capretto è stata recapitata a casa dell’imprenditore turistico alberghiero Giovannino Mancini, 40 anni, già amministratore dell’hotel 501, nota struttura alberghiera di Vibo Valentia, attualmente sotto amministrazione giudiziaria controllata. Insieme alla testa di capretto è stata fatta recapitare a Mancini anche una sua foto. Sul posto per i rilievi e le indagini si sono portati i poliziotti della Squadra Mobile di Vibo Valentia, diretta da Tito Cicero. Nel 2013 Giovannino Mancini, insieme al fratello Giuseppe, era stato coinvolto in un’indagine (i cui sviluppi processuali sono ancora in corso), condotta dai carabinieri della Stazione di Vibo per l’ipotesi di reato di truffa aggravata all’Inps per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Secondo l’accusa gli imprenditori avrebbero fatturato solo parzialmente i ricavi di eventi e matrimoni in modo da integrare i presupposti per la Cassa integrazione di alcuni lavoratori impiegati invece nelle ore di non occupazione coperte dalla Cig.
Auto incendiata ad una dirigente dell’Inps
Sempre a Vibo Valentia, l’auto di una dirigente della sede provinciale dell’Inps. Il fatto è accaduto in nottata. Presa di mira la Opel Meriva di E.S., 50 anni, che si trovava parcheggiata nel quartiere Feudotto. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco. Sul posto anche i Carabinieri per i rilievi e l’avvio delle indagini. Salgono ad oltre 50 dall’inizio dell’anno le auto ed i mezzi incendiati a Vibo e nel comprensorio.
