Sei al lavoro e non puoi accompagnare tuo figlio a calcetto? Ci pensa il Comune.
RENDE (CS) – Sono stati pubblicati nell’albo pretorio del Comune di Rende gli avvisi relativi all’erogazione dei servizi di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle donne. Promossa di concerto dagli assessorati alle pari opportunità e alle politiche sociali, la misura rientra nell’ambito del programma regionale, nato a seguito dell’intesa tra il Dipartimento nazionale per le “Pari opportunità” della Presidenza del Consiglio dei Ministri e le Regioni, che, con un finanziamento pari a 591.840,00 euro, intende andare incontro alle esigenze delle donne offrendo loro un servizio che possa contribuire al benessere delle famiglie.
“Rende è Comune capofila del distretto socio assistenziale n. 2 – ha affermato Ida Bozzo – area che comprende i Comuni di Rose, San Pietro in Guarano, San Vincenzo La Costa, San Fili, Castrolibero, Marano Principato, Castiglione e Marano Marchesato. Dopo i PAC, misura che ha interessato il settore dell’infanzia e della terza età, abbiamo inteso occuparci anche delle donne che lavorano e che hanno esigenze che spesso diventano vere e proprie limitazioni anche per l’ambito familiare e di vita”. “Verranno offerti una serie di servizi – ha proseguito Marina Pasqua – che auspichiamo riescano ad appianare le difficoltà che quotidianamente le donne incontrano nel tentativo di conciliare tempi di vita, socialità e di lavoro.
Vogliamo cambiare il sistema esistente delle relazioni di lavoro, favorendo il diritto a gestire le proprie esistenze sia sul luogo di lavoro che fuori”. I “voucher” saranno destinati a donne italiane e straniere residenti in Calabria, aventi i requisiti richiesti e le domande andranno presentate presso gli uffici dei servizi sociali entro il 20 settembre. Gli avvisi ed i relativi modelli di domanda (riportati qui in basso) sono scaricabili dal sito del Comune di Rende nella sezione bandi di gara dell’albo pretorio online. I servizi riguardano l’accompagnamento a scuola, a corsi sportivi ed attività ludiche, corsi doposcuola e attività che possano venire incontro alle esigenze che le madri lavoratrici esprimeranno nella compilazione della richiesta di accesso al bando.
