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Rom, prostituzione e rifiuti in contrada Cutura? Si continua a sottovalutare il problema (AUDIO)

via portogallo

L’assessore alle Politiche sociali del Comune di Rende, Ida Bozzo, contattata dalla redazione per discutere della problematica ‘sociale’ che interessa le aree di contrada Cutura, ha ‘girato’ la questione al consigliere comunale Marco Greco, del Laboratorio Civico, che si è occupato dei vari casi più volte segnalati. 

RENDE (CS) – Da anni ( e non da giorni) a Rende, la zona ‘periferica’ ai piedi del centro storico è diventata ormai malfamata, sporca e senza controllo, e qualcuno continua a far finta di non vedere. Il rilancio di Rende, un territorio così vasto dove l’attenzione sembra sia focalizzata solo sul ‘verde davanti al Municipio’ che non sui rifiuti e il presunto giro di prostituzione nei pressi di contrada Cutura, passa certamente dalla valorizzazione del centro storico. Ma intanto, quelle aree periferiche che si trovano ai piedi della parte vecchia della città di Rende, versano in situazioni al limite; i cittadini  (residenti e contribuenti), quotidianamente sono costretti ad imbattersi nell’illegalità e nonostante le decine di segnalazioni, nulla accenna a cambiare.

Su via Portogallo ad esempio (strada che scende dalla statale 107 silana crotonese verso la vecchia stazione di Rende), c’è (ed è un dato di fatto) un casolare occupato (pare abusivamente) da alcune persone che, pur essendo comunitarie, non hanno alcun titolo per vivere lì; non un contratto di locazione e tanto meno di allaccio alle utenze domestiche.

Certo, dinanzi alla ‘povertà’, saremmo tutti felici di poter risolvere i disagi di molti offrendo un alloggio, seppure di fortuna, a chi non può permetterselo. Ma se poi davanti al ‘casolare diroccato’ trovi parcheggiato il mercedes-bolide e sul muretto di fronte, sedute le ragazzine con i cellulari di ultima generazione, allora di povertà forse, non è il caso di parlare. C’è qualcos’altro dietro.

La redazione di Quicosenza ed Rlb Radioattiva, ha contattato l’assessore Ida Bozzo (che ha la delega alle politiche sociali, all’inclusione e all’immigrazione), o meglio un suo collaboratore il quale, dopo qualche giorno, ha ‘dirottato’ la discussione della problematica al consigliere comunale Marco Greco del Laboratorio Civico, che a suo dire, era più competente sulla situazione che riguarda le contrade Cutura e Santo Stefano. Intervistato ai microfoni di Rlb Radioattiva però, il consigliere Greco, ha ridotto il tutto ad una mera questione di cattiva gestione del servizio raccolta rifiuti.

ASCOLTA L’INTERVISTA
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Certamente è un dato di fatto che il Comune di Rende non è deputato e addetto alla sicurezza del territorio, ma i vigili urbani siì.  “Quelle citate, (contrada Santo Stefano, Cutura, Via Spagna, Via Portogallo…) sono aree caratterizzate, come tutte le periferie, da qualche problema che noi abbiamo affrontato immediatamente con il Comitato spontaneo di Santo Stefano attraverso diversi incontri, anche con il sindaco. La sporcizia è il problema – sottolinea il consigliere Greco – che credo caratterizza quelle aree dove, già nel 2015 una persona di nazionalità romena è stata fermata per gestione illecita dei rifiuti e denunciata. Il Sindaco ha anche segnalato alle autorità competenti l’accaduto chiedendo alla polizia municipale di presidiare ed essere più presente”.

Secondo Marco Greco dunque, il problema sono i cassonetti, che presto saranno eliminati e sul caso delle presunte baby prostitute sottolina addirittura che “alcuni rappresentanti del comitato gli hanno trasferito una buona notizia ovvero che che queste ragazze adolescenti non ci sarebbero più”. Ma non è affatto così. E allora preme sottolineare, grazie anche alle innumerevoli segnalazioni dei residenti, le vere problematiche così da chiarire meglio quanto accade in quelle zone:

L’area dunque, non è interessata solo da un problema di cattiva gestione dei rifiuti (perchè sono presenti ancora i vecchi cassonetti) ma è letteralmente lasciata abbandonata a se stessa.

 

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