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Saverio Greco: “mai parlato di tangenti, forse non aver ‘contribuito’ ha generato intromissioni” (AUDIO)

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Dopo la ‘rovente’ conferenza stampa di Saverio Greco, amministratore del gruppo imprenditoriale iGreco sono fioccate le polemiche, addirittura a suon di minaccia di querela.

COSENZA – Non si placa la polemica generata a seguito della conferenza stampa a Catanzaro del gruppo iGreco, nel corso della quale è stato puntato il dito contro Franco Pacenza, che a sua volta, per tutta risposta ha annunciato  di avere dato mandato ai suoi legali, di attivare tutti gli strumenti possibili e di procedere in via giudiziaria in tutte le sedi nei confronti dello stesso Gruppo.

Ma quello che ha fatto ‘sorridere‘ l’avvocato Greco è stata la reazione di Oliverio che, a dire dell’amministratore del gruppo che gestisce diverse realtà sanitarie private della città e del territorio cosentino e aziende del settore dell’agricoltura,  “era l’unico che non doveva dolersi anche perché l’ho tenuto lontano dalle problematiche che ho sollevato ma che ho ritenuto d’ostacolo alle nostre attività”.

E’ anche vero però, che i toni di Saverio Greco non sono stati così leggeri: “Nostro padre è stato ucciso dalla ‘ndrangheta. Non ci siamo piegati ai clan e adesso non ci piegheremo alla politica“. Questa frase, pronunciata nel corso dell’incontro con i giornalisti a Catanzaro è abbastanza eloquente, ma Greco ci tiene a spiegare che le parole sono state travisate fermo restando che a breve depositerà un dossier alla Procura della Repubblica di Cosenza per denunciare quanto avviene nel settore della sanità privata e che ha visto coinvolto il suo gruppo.

Sul ‘contributo‘ di 100 mila euro avanzato per la campagna del centrosinistra alle elezioni regionali, la ‘richiesta’ è del tutto legittima e ‘legale’, se non fosse che i Greco però, non hanno voluto ‘devolvere’ quel denaro alla politica. E così Saverio Greco spiega ai microfoni di Rlb Radioattiva, di non aver mai parlato di tangenti; certo è che l’amministratore della holding, non riesce a spiegarsi la delibera dell’Asp di Cosenza con cui sono stati revocati i 60 posti letto assegnati appena un mese prima a una delle case di cura del gruppo.

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“Abbiamo elencato più episodi per i quali riteniamo ci siano state interferenze ed in alcuni casi abbiamo indicato anche, secondo ‘voci‘ arrivate dagli stessi uffici regionali, chi è la persona che ha messo il becco e si è intrufolata nelle nostre attività“. “Mi riferisco a Franco Pacenza, e per quello che mi dicono alcuni funzionari in questi mesi, più volte (e farò altri nomi e cognomi assumendomi la responsabilità di ciò che dico) di cuò che div) si sarebbe intromesso nel sistema amministrativo della Regione e dell’Asp”.

“Mai parlato di tangenti”

“Per quanto riguarda i soldi – spiga l’avvocato Saverio Greco – io non ho mai parlato di tangenti ma ho semplicemente detto che, così come normalmente in politica accade, ci sono richieste di contributi a sostegno da parte delle coalizioni politiche che noi però, abbiamo rifiutato. Il contributo ci era stato stato richiesto ma per noi, non c’erano le condizioni per darlo, anche perchè abbiamo qualche problema con i nostri dipendenti e se permettete, se dovessimo fare qualche elargizione la faremmo prima ai nostri dipendenti”

“Quando il presidente Oliverio nel suo comunicato dichiara: “come mai escono allo scoperto a due anni di distanza e non sono andati prima dal procuratore?” io posso solo rispondere, prosegue l’avvocato: “ognuno chiede un contributo e poi sta a noi decidere se darlo o no. Essendo un contributo legale perché saremmo dovuti andare dal procuratore? Oggi però ci rendiamo conto, a distanza di tempo, che forse dietro la decisione di non contribuire si nascondeva qualcos’altro. Io non associo il mancato contributo ai problemi che abbiamo dovuto affrontare, ma c’è chi all’interno della Regione, probabilmente fa questa associazione”.

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