Dopo il figlio Luigi anche Franco Muto finisce al 41 bis.
CETRARO (CS) – Applicato il regime di carcere duro per il boss del Tirreno Franco Muto. II gip di Catanzaro ha sollecitato l’applicazione del 41 bis al settantaseienne di Cetraro noto come Re del pesce oppure O luong. Nei giorni scorsi a seguito dell’operazione Frontiera, che nel luglio scorso ha portato a 58 arresti tra le fila dell’omonimo clan, la stessa misura è stata disposta per il figlio Luigi di cinquantaquattro anni. Padre e figlio sono accusati, tra i diversi reati, di aver creato un vero e proprio monopolio del pesce sulla costa Tirrenica cosentina imponendo prezzi e forniture fino alle zone marine della Basilicata. Un’attività che, nonostante i collaboratori di giustizia Adolfo Foggetti, Daniele Lamanna, Francesco Galdi e Angelo Colosso, abbiano affermato sia strettamente legato al business delle estorsioni e dello spaccio di armi e sostanze stupefacenti, il boss ha inteso chiarire come si tratti semplicemente del proprio mestiere. L’unico lavoro, che a suo dire, Franco Muto sarebbe in grado di svolgere grazie alla sua esperienza pluridecennale nel settore.
Il commercio del pesce, secondo quanto dichiarato dal potente boss, non sarebbe affatto collegato alle vicende che in passato lo hanno coinvolto. Il regime di carcere duro sarebbe stato imposto in quanto, secondo gli inquirenti, grazie al potenziale intimidatorio e alla fitta rete di prestanome il Franco Muto sarebbe ancora in grado di governare il mercato ittico cosentino. Attraverso gli avvocati difensori Nicola Guerrero e Luigi Gullo, Franco Muto nelle scorse settimane aveva urlato a gran voce, come fece in ogni operazione in cui fu coinvolto, la propria innocenza chiedendo alla Procura di Catanzaro di essere ascoltato. Nell’affermare di essere estraneo ai fatti contestatigli Muto, tornato libero circa un anno fa, a seguito del nuovo arresto ha ribadito che il suo arresto è solo “frutto di preconcetti legati alle vicende che in passato lo hanno visto coinvolto, per le quali è già stato giudicato e condannato, rispetto alle quali ha già interamente scontato le pene, e dalle quali oggi prende le distanze”.
PER SAPERNE DI PIU’…
Operazione ‘Frontiera’ contro il clan Muto, 58 arresti (TUTTI I NOMI)
L’usura nel Tirreno cosentino gestita dal clan Muto, assolto assessore di Rende
Cosche di Cosenza e provincia: “All’avanzata degli Zingari ‘resistono’ Lanzino e Muto”
