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Studio legale di Cosenza evade le imposte, sequestrati beni per 210 mila euro

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Un’evasione fiscale milionaria scoperta dalla Guardia di finanza di Cosenza, che ha sequestrato beni per 210 mila euro al responsabile di uno studio legale della città.

COSENZA – Su disposizione della Procura della Repubblica di Cosenza, le Fiamme Gialle hanno effettuato questa mattina il sequestro preventivo di beni patrimoniali, per un valore di circa 210.000 euro nei confronti del responsabile di uno studio legale per un’evasione fiscale milionaria. Dalle indagini sono emersi gravi indizi di evasione fiscale penalmente rilevanti che hanno indotto la Procura a richiedere il sequestro preventivo di beni a tutela dell’Erario. Il Gip del Tribunale di Cosenza, Ferrucci, valutati presupposti di legge, ha pertanto disposto il sequestro di beni in particolare 3 appartamenti siti nel comune di Cosenza e di un immobile nel comune di Spezzano della Sila. Il noto studio legale è diretto dall’avvocato Oreste Morcavallo presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, padre di Enrico Morcavallo neoconsigliere comunale eletto tra le fila delle liste a sostegno del candidato sindaco Carlo Guccione e fratello del primario del reparto di Ginecologia della clinica Sacro Cuore Achille Morcavallo.

 

L’attività trae origine da una verifica fiscale svolta dalla Guardia di Finanza nei confronti del legale, a seguito della quale sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria violazioni fiscali penalmente rilevanti. L’attività di verifica effettuata ha consentito di far emergere un’evasione fiscale milionaria attuata attraverso la tenuta di una “contabilità parallela in nero”. Attraverso l’incrocio di dati ottenuti da interrogazioni alle banche dati e l’effettuazione di controlli incrociati presso i clienti ed indagini finanziarie è stato possibile ricostruire l’effettiva attività dello studio e la conseguente evasione fiscale milionaria. Le indagini finanziarie hanno confermato l’evasione fiscale grazie anche all’individuazione di pagamenti eseguiti da clienti senza emissione di fatture o con emissione di semplici preavvisi di parcella o proforma privi di valore fiscale. Infine è stato scoperto l’utilizzo di un conto corrente intestato ad altro soggetto, destinato ad accogliere gli incassi di molte delle operazioni non contabilizzate. Gli inquirenti si sono riservati di indagare altri sei mesi per chiarire le presunte dinamiche ‘occulte’ con le quali Morcavallo ha finora gestito le entrate del suo studio legale.

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