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Il punto sulla decima giornata di Serie A

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Cosenza – Turno infrasettimanale in serie A,con risultati che non hanno fatto registrare particolari sorprese.

La decima giornata si era aperta con la trasferta dell’Inter sul campo dell’Atalanta, la squadra di Mazzarri, continua ad evidenziare problemi sul piano del gioco, non riuscendo a dare continuità alle prestazioni, dando la sensazione che non sia ancora pronta per certi traguardi. Anche nella partita contro l’Atalanta, l’Inter non ha saputo conservare il vantaggio, dimostrando di non avere ancora quella maturità che ti rende grande squadra.  Di contro i bergamaschi, riescono con una partita di grande attenzione ed intensità a confermare di essere una squadra concreta e difficile da battere. Colpo esterno del Napoli, che batte una Fiorentina bella ma anche sfortunata. I viola sono sicuramente la squadra che gioca meglio, ma a volte tutto questo non basta. Il Napoli ed il suo allenatore hanno capito che contro squadre brave nel possesso palla, come la Fiorentina, la tattica vincente é quella di ripartire con la vecchia tattica del contropiede, sfruttando la velocità di gente come Martens, Callejon o Insigne. Bisogna comunque dire, che la decisione dell’arbitro di negare un rigore  sacrosanto ai viola, ha certamente condizionato il risultato della partita. Rimane comunque il fatto che la Fiorentina  incarnì un nuovo modo di giocare, basato sulla tecnica e non sulla forza fisica, mentre il Napoli ha dimostrato di possedere quella concretezza ed esperienza,  necessarie per raggiungere traguardi importanti. La Juventus vince contro un Catania lontano parente di quello ammirato negli ultimi due campionati, si capirà nelle prossime partite contro Parma, Real Madrid e Napoli, se la Juventus potrà ribadire di essere ancora la favorita alla lotta per lo scudetto. Continua la bella favola del Verona, che conferma di essere la vera sorpresa del campionato, gli scaligeri dimostrano qualità soprattutto sul piano del gioco, mettendo in vetrina giocatori come Iturbe, jorginho e Martinho di cui sentiremo parlare molto presto. Doriani scarichi sul piano della grinta e del carattere, che denotano anche grosse difficoltà tecniche e di gioco. Il Milan non va oltre il pareggio contro una Lazio apparsa in ripresa, la squadra di Allegri, pur fornendo una discreta prova, ha riconfermato l’inadeguatezza di un organico ormai logoro sia come motivazioni, sia  come qualità tecniche dei singoli. Se si esclude qualche campione come Balotelli o Kakà, il Milan odierno è un lontano parente di quella squadra che fino a qualche anno fa, dominava sui campi di tutto il mondo. Vince il Genoa di Gasperini, che dimostra di avere metabolizzato i nuovi dettami tattici, recuperando una migliore posizione in classifica. Il Parma di Donadoni dimostra di essere una buona squadra, che potrà certamente dare soddisfazioni ai propri tifosi. Tonfo interno del Cagliari, battuto da un Bologna esteticamente bello da vedere e concreto tatticamente. Paga certamente la pazienza della società felsinea, nell’aver difeso Pioli, tecnico preparato e purtroppo sottovalutato dalle grandi squadre. Pirotecnico 3-3 fra Livorno e Torino, che dimostrano di saper giocare a calcio, e poter ambire a rimanere in serie A. Vince l’Udinese di Guidolin che batte  in trasferta un Sassuolo che non meritava la sconfitta. Probabilmente gli emiliani pagano errori di esperienza che un campionato come quello di serie A non perdona. Tutto in attesa dell’incontro di stasera fra RomaChievo, che dirà se la Roma stabilirà un nuovo record di vittorie consecutive, ribadendo di essere la squadra da battere.

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