I carabinieri di Cosenza hanno tratto in arresto un giovane cosentino, denunciati i vicini di casa.
COSENZA – Stamattina alle 12.00 i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Francesco Noblea. Il ventitreenne cosentino, coinvolto lo scorso anno nell’operazione Job Center riguardante lo spaccio di armi e stupefacenti nel centro storico di Cosenza per conto del clan Rango – Zingari, è stato trovato al di fuori della propria abitazione nonostante fosse ristretto agli arresti domiciliari. Il giovane pregiudicato è stato infatti rintracciato nei pressi di Portapiana. I militari dopo aver identificato Noblea lo hanno perquisito rinvenendo nei suoi vestiti circa un grammo di marijuana. Il ragazzo è stato quindi segnalato alla competente prefettura per uso personale di sostanza stupefacente. La perquisizione è stata poi estesa presso l’edificio sito in via Gaeta in cui è domiciliato l’arrestato. Dai controlli i militari hanno riscontrato che tutti gli appartamenti erano allacciati abusivamente tramite “By-pass” all’energia elettrica. I vicini di casa di Noblea, ovvero i dodici occupanti dello stabile. sono stati così denunciati per furto di energia elettrica. Il ventitreenne espletate le formalità di rito è stato trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando Carabinieri di Cosenza in attesa del processo per direttissima disposto per domani. A fine luglio Francesco Noblea era stato sorpreso mentre a bordo di una motocicletta percorreva contromano via Lungo Crati nonostante, anche in quell’occasione, fosse ristretto agli arresti domiciliari.
