COSENZA – Ormoni senza età. Che l’uomo abbia la nomea di essere u cacciatore non è una scoperta nuova, ma se il “cacciatore” ha ottantacinque anni, il discorso cambia. Eccome. Non è l’ultima trovata di una fiction televisiva, scritta per raccontare la vitalità della terza età, è invece, un fatto vero che si è verificato nella città dei Bruzi. Protagonisti della love story mancata e forse anche di altro, sono due pensionati. L’ottantacinquenne, infatti, su quella sua vicina di casa, di due anni più giovane, c’aveva fatto da tempo un pensierino.
Ma non con l’idea di corteggiarla, chiederle la mano e rimanere uniti fino alla fine dei loro giorni. No nulla di tutto questo romanticismo. Ma solo di possederla, per dare libero sfogo alle sue pulsioni, non andate ancora in pensione e per sentire ancora il piacere della carne. Non si sa se in questa trama c’entri qualcosa la “pilloletta blu” che risveglia piaceri sopiti, fatto sta che l’ottantacinquenne la sua vicina di casa la voleva conquistare. Senza se e senza ma. Tutto inzia un anno e mezzo fà. La donna, infatti, è alle prese con una difettosa zanzariera. Per trovare una soluzione decide di chiamare il suo vicino di casa che, alla chiamata di soccorso risponde presente. L’uomo, una volta dentro la casa della donna, inizia, con martello, giraviti e altri arnesi, a lavorare sulla zanzariera. Il tempo passa e i due cominciano a parlare del più e del meno. Soliti discorsi di terza età:dolori, acciacchi, pensieri, pensioni, spesa e quant’altro. L’85enne, ad un certo momento, però, smette i panni del vicino di casa insospettabile e sopito, e mostra all’ottantreenne tutta la sua vigoria fisica. La donna viene presa di soprassalto, afferrata alle spalle e strattonata. L’anziana non può credere ai suoi occhi, quel suo vicino di casa, tenta di avvinghiarla, per baciarla, toccarla e sedurla. Ma l’uomo va oltre il semplice “acchiappo”, lui vuole lei e lo fa esplicitamente capire, quando non riuscendo più a controllare le pulsioni ormonali, decide di calarsi i pantaloni, mostrandosi nudo alla sua vicina. Davanti a quella scena, la donna, tra l’imbarazzo, la vergogna e lo stupore, inizia ad urlare. Il pensionato cerca di metterle la mano sulla bocca per tamponarle quelle richieste di aiuto. Anzi va oltre, mentre con una mano le tappa la bocca, stringendole le urla in gola, con l’altra viaggia sul corpo della donna, palpandola. L’anziana, sopraffatta, inizia a sudare, cerca di divincolarsi. Le resistenze dell’uomo finalmente crollano. Per lei è una liberazione: infatti esce di casa e corre a chiedere aiuto. L’85enne, capisce il pericolo, e si dà alla fuga. L’anziana, soccorsa da alcuni vicini, non trova nemmeno il coraggio di raccontare quello che le è accaduto. E’ troppo sconvolta per farlo. L’83enne rimuove dalla memnoria quella scena orribile e decide di andare avanti, attuando con il suo focoso vicino la tattica dell’indifferenza. Non uno sguardo, non un saluto, nemmeno un rimprovero. Se per la donna il fatto accaduto è un capitolo chiuso, non è lo stesso per l’85enne, ancora voglioso di portare a termine il suo istinto sessuale. Ecco che allora decide di mettere in piano un secondioo tentativo. Non potendo andare a bussare alla porta dell sua vicina, decide allora di entrare in casa da una finestra. Armatosi di scala di legno, l’uomo inizia a salire fino alla finestra della camera da letto, dove la donna è coricata. Con un giravite inziia ad allentare le viti dell’infisso, il ruomore disurba il sonno della’aziana che si sveglia di soprassalto. Nonstante il buoi in camera, attraverso la finestra riesce a vedere che acora una volta è il “mandrillo” ad importunarla. Si alza dal letto e corre in bagno a rimpieri un secchio d’acqua fredda, svuotandolo sull’anziano, come tentativo di spegnere i suoi bollenti spiriti. Ma questa volta l’anziana decide di fargliela pagare a quel vicino impertinente e allora si reca dai carabinieri per denunciare il fatto. Ai militari dell’Arma racconta i due episodi di cui è stata vittima. Per l’arzillo 85enne, prigioniero del piacere, è scattata la denuncia.
